Con il mate una sferzata di energia

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Il mate o yerba mate è una pianta originaria del Sud America, dove ancora oggi è molto diffusa. In Argentina e in Uruguay, infatti, bere questa bevanda è un vero e proprio rito, paragonabile a quello del tè delle cinque in Inghilterra. Per la verità fino agli anni ’70 l’erba mate era utilizzata anche in Italia, soprattutto in Sardegna. Scopriamo insieme le sue proprietà “scaccia” stanchezza di primavera e non solo.

Mate: proprietà

Il mate, le cui foglie vengono fatte prima essiccare e poi frantumate, si utilizza sotto forma di infuso. Al pari di tè e caffè contiene caffeina ed altre sostanze stimolanti. È ricca, inoltre, di teobromina, potassio, tannini, polifenoli, alcune vitamine del gruppo B e colina. A questa pianta vengono attribuite proprietà toniche, ma anche termogeniche e diuretiche e da alcuni è consigliata come coadiuvante nelle diete dimagranti. La yerba Mate rafforza il sistema immunitario, riduce la sensazione di fame, aumenta l’energia, migliora la concentrazione e la memoria, favorisce la digestione e brucia il grasso in eccesso.

Mate: preparazione

Per la preparazione dell’infuso occorre una piccola zucca svuotata ed essiccata, con il bordo rinforzato in metallo, che prende il nome di mate, appunto. L’altro attrezzo necessario è la bombilla, una sorta di cannuccia di metallo, con la parte finale più grande e bucherellata, che funge da filtro, in modo che l’erba non venga ingoiata. Poi serve la yerba mate e l’acqua calda.

Mate: controindicazioni

Il dosaggio raccomandato di mate è soggettivo e dipende anche dalla modalità di assunzione in quanto esistono integratori sotto forma di pillole, polveri o anche tè. Per quanto riguarda le pillole e la polvere, la quantità standard è compresa tra i 2 e i 3 g di sostanza, da consumare con un bicchiere di acqua. Per quanto riguarda il tè invece, sono necessarie 2 o 3 tazze al giorno a temperatura ambiente.

Contenendo caffeina è sconsigliata per chi è nervoso, soffre di ipertensione o insonnia. Inoltre, può interferire con l’uso di alcuni medicinali, ragion per cui, prima di integrare il mate nella propria dieta, è preferibile rivolgersi al proprio medico.

Photo Credit| Thinkstock

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