Le maniglie dell’amore sono uno degli inestetismi meno tollerati da uomini e donne d’oggi. Eppure in passato godevano di buona fama, come il loro stesso nome sta a indicare: una chiara allusione a situazioni romantico-erotiche! Si tratta di due morbidi rotoli costituiti da depositi di tessuto adiposo localizzati ai fianchi e che, spesso, si dispongono “a salvagente” (o “a mela”) attorno alla pancia.
Ma le “maniglie” non compaiono dall’oggi al domani, ma sono solitamente l’esito di abitudini alimentari cronicamente sbagliate, legate soprattutto ad un eccessivo apporto di carboidrati e zuccheri semplici. Poiché di norma le maniglie dell’amore sono associate ad un peso corporeo pressoché normale, vi consigliamo delle azioni ritirate sulla zona dei fianchi e dell’addome, magari dopo un breve ciclo depurativo con Myosotis arvensis D3 e juglans regia D3 (20 gocce di ognuno 3 volte al dì per 4 settimane) per ammorbidire i tessuti.
Il trattamento più utile è il linfodrenaggio manuale sull’area interessata, in cui si potrà utilizzare gli estratti glicolici di betulla e quercia marina (20 gocce di ognuno), aggiunti all’olio da massaggio (per esempio, olio di mandorle dolci), da praticare da 1 a 3 volte la settimana.
Trattamento mirato:
- per un mese evitare lo zucchero bianco (il saccarosio) e sostituire con il miele o sciroppo d’acero: è il principale responsabile delle maniglie dell’amore.
- Prima del linfodrenaggio , fare un bagno caldo nel quale verranno diluite 20 gocce di estratto di fucus vesiculosus: scioglie i cuscinetti, in particolare sulla pancia