La selvaggina, è vero, non a tutti piace. A qualcuno per questioni etiche, a qualcun altro per il sapore. Nonostante ciò in molti la consumano e, proprio queste persone, corrono un rischio in più, l’avvelenamento da piombo. L’avvelenamento da piombo, detto anche Saturnismo, si manifesta con diversi e pericolosi sintomi.
Tra questi vi sono anemia emolitica, convulsioni, ipertensione, edema cerebrale, disturbi gengivali, alterazioni cognitive, danni ai reni, dolore addominale, nausea, vomito, stipsi, infertilità nella donna, anomalie spermatiche e oligospermia nell’uomo, stanchezza, in particolare nei bambini, amnesia… Insomma, una bella compagnia. L’allarme piombo nella carne arriva da un team di ricercatori britannici e spagnoli che hanno pubblicato i risultati di uno studio sulla rivista PLos ONE. Secondo gli scienziati consumare carne di selvaggina cacciata con munizioni che ancora contengono piombo espone al rischio di avvelenamento.
Il team, composto da scienziati del Wildfowl & Wetlands Trust e dell’Istituto di Ricerca sulle Risorse Cinegetiche, ha scoperto che Tra il 20 e l’87% di carne di selvaggina cucinate il contenuto di piombo superava i limiti massimi imposti dall’Unione Europea. Per arrivare a tali conclusioni, i ricercatori hanno analizzato la carne di quattro specie di selvaggina, quali fagiano, beccaccia, pernice e colombaccio. I pezzi di carne sono poi stati fatti passare sotto i raggi X per rilevare la presenza di pallini o altri frammenti di piombo, anche piccoli. Dopodiché sono stati rimossi completamente, come si dovrebbe sempre fare prima di cuocere e mangiare questa carne.
Al termine della cottura è stata misurata la concentrazione del metallo nella carne utilizzando la spettroscopia ad assorbimento atomico. Come hanno commentato i ricercatori,
“Anche se i livelli stabiliti dalla Unione Europea per la carne che si consuma frequentemente sono in regola, il 5,4% di questa carne ha mostrato di superare tali livelli di 10 mg / kg. Mangiando, quindi, 200 g di selvaggina in un’unica occasione, ad esempio durante un barbecue, la dose settimanale di piombo tollerabile per una persona, circa 80g, potrebbe essere superata. Meglio stare attenti a ciò che arriva a tavola”.