Mal di stomaco? Colpa dell’infelicità

La vostra relazione affettiva sta andando a rotoli, siete sull’orlo del divorzio, o vi siete già separati? Avete perso il lavoro per colpa della crisi? Fumate, magari per scacciare la tensione? Attenti, perché siete i candidati ideali a mal di stomaco e cattiva digestione. Il primo studio italiano che ha valutato nella popolazione prevalenza e caratteristiche della dispepsia funzionale, ovvero dei disturbi digestivi non spiegati da una vera e propria malattia organica, afferma che divorzio, disoccupazione e fumo, assieme alla sindrome dell’intestino irritabile, sono i fattori che più spesso si associano al problema.

La ricerca condotta dal dott. Maurizio Zagari e dal dott. Franco Bazzoli, gastroenterologi del Dipartimento di Medicina clinica dell’Università di Bologna lo ha recentemente dimostrato. Circa mille abitanti di due comuni in provincia di Bologna, Loiano e Monghidoro, sono stati sottoposti non solo a questionari per valutare i sintomi di questo disturbo, ma soprattutto a una gastroscopia che fugasse qualsiasi dubbio diagnostico. Specifica il dott. Bazzoli,

“Si tratta di persone chiamate da noi a partecipare allo studio, che non si erano rivolte al medico per i disturbi. Ciò significa che i dati raccolti sono lo specchio di quel che accade nella popolazione generale”.

La ricerca ha inoltre dimostrato, confrontando i dati ISTAT con i risultati dello studio, che è possibile stimare che circa il 12% degli italiani soffre di dispepsia funzionale. Si tratta di persone che semplicemente non digeriscono bene, ritrovandosi con la sensazione di peso allo stomaco dopo mangiato, sazi già dopo pochi bocconi di cibo o con un vero e proprio mal di stomaco, fastidioso e frequente.

Le cause non sono del tutto note, ma lo studio italiano, pubblicato poco tempo fa sulla rivista americana Gastroenterology, afferma che chi è disoccupato rischia una cattiva digestione sei volte più della norma, nei divorziati la probabilità triplica. Che sia tutta colpa dell’infelicità? Risponde il dott. Zagari,

“I nostri dati indicano che ansia e stress emotivo possono causare disturbi digestivi cronici. Il meccanismo preciso non si sa, probabilmente il disagio psicologico comporta un aumento della sensibilità viscerale”.

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