Si riaccende il dibattito sugli Ogm (Organismi Geneticamente Modificati) e sui potenziali rischi per la salute. Secondo uno studio francese, infatti, condotto dal biologo Gilles Eric Seralini dell’Università di Caen, il mais Ogm sarebbe responsabile dell’insorgenza di tumori e gravi malattie. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Food and chemical toxicology”, a cui farà seguito un libro (Tous cobayes – Tutti cavie) e persino un film.
Lo studio del biologo molecolare francese ha avuto una tale eco perché si tratta del primo a lungo termine (13 mesi), quando per ottenere le autorizzazioni necessarie all’immissione in commercio del cibo trasgenico “bastano” test di soli 90 giorni. Dalla ricerca, è emerso come i topi alimentati con il mais Ogm avessero sviluppato dopo circa 1 anno tumori ed altre patologie, con un’incidenza superiore fino a 5 volte rispetto a quelli alimentati con mais normale.
Come ha spiegato il biologo Seralini:
Il nostro studio realizzato per due anni su 200 ratti stabilisce che anche a piccole dosi, l’assorbimento a lungo termine di questo mais (ne è stato usato uno della Monsaldo ndr), così come del Roundup (disserbante testato in questo studio appartenente sempre alla stessa multinazionale) agisce come un veleno potente e molto spesso mortale, i cui effetti colpiscono prioritariamente i reni, il fegato e le ghiandole mammarie.
La comunità scientifica ha subito preso le distanze da questo studio, che giudica privo di fondamento scientifico. Secondo alcuni, infatti, la razza di topi utilizzata per la ricerca tende a sviluppa tumori alla mammella più facilmente e frequentemente di altre, specialmente se le cavie vengono alimentate con quantità di cibo illimitate, o con mais contaminato da un fungo noto per causare nei topi squilibri ormonali. L’assenza di dati sulla quantità di cibo ingerito dalle cavie e la mancanza di test per verificare la presenza del fungo in questione comprometterebbero i risultati della ricerca.
Altri invece, hanno criticato il conteggio dei casi tumorali, non ottenuto con la formula della deviazione standard, usata dai tossicologi proprio per verificare se una certa variazione riscontrata negli esperimenti è significativa o meno.
Lo studio sui rischi del cibo geneticamente modificato, dunque, sarebbe fuorviante? Qualche dubbio, sinceramente, ce l’ho. Solo il fatto di sapere che l’ogm è un organismo nel cui DNA viene inserito un gene estraneo mi basta per preferire il mais naturale.
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