La dieta anti jet lag per combattere il fuso orario

La dieta è fondamentale per mantenerci in salute ma anche per regolare il nostro orologio biologico: l’orario e la composizione dei pasti sono connessi ai ritmi fisiologici e comportamentali, inoltre il valore di “ricompensa” del cibo è anche in grado di influenzare l’orologio biologico principale nel cervello. Se abbiamo quindi affrontato un lungo viaggio, affrontando un cambio di orario importante, dobbiamo assolutamente seguire la dieta anti jet lag.

insonnia

Il consiglio è quello di evitare cibi molto ricchi di ferro alla sera: questo minerale è un “sincronizzatore” dell’orologio biologico epatico e influenza il controllo della glicemia, ma se il ferro viene introdotto «fuori sincrono» rispetto al previsto questo meccanismo di controllo va in tilt e si rischia di più di ammalarsi di sindrome metabolica. Altrettanto utile sapere che il cibo può essere usato contro il jet lag: i carboidrati aiutano a dormire, le proteine tengono svegli.

Se si torna in Europa dopo un viaggio negli Usa occorre essere svegli e attivi all’arrivo quando è mattina, mentre nel punto di partenza è notte fonda. Per favorire questo meccanismo, a bordo meglio consumare un pasto leggero con frutta, verdura, spremute e qualche biscotto integrale; poi bisognerebbe dormire, e svegliarsi all’ora europea di colazione, consumando proteine come uova o formaggio. E alla sera, sì a una cena che favorisca il sonno, quindi a base di carboidrati.

In caso di insonnia, una conseguenza molto frequente, si consiglia di consumare latte e riso. Nella dieta quotidiana andrebbero inseriti anche la lattuga, il radicchio, l’aglio, i formaggi freschi, le uova bollite, mentre è meglio evitare invece cibi conditi con curry, pepe, paprika e troppo sale che potrebbero causare serie difficoltà ad addormentarsi.

 

Foto | Thinkstock

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