Vi piacciono le mandorle, ma prima di mangiarle togliete la buccia? Meglio di no. Oltre a perdere un po’ di sapore, si può perdere un’azione benefica per l’intestino, ovvero l’effetto probiotico, che favorisce lo sviluppo e la crescita dei batteri buoni. E’ stato scoperto infatti che la buccia delle mandorle è benefica quanto le mandorle stesse. Lo afferma un nuovo studio condotto dalla dott.ssa Giuseppina Mandalari insieme ai colleghi dell’Institute of Food Research, IFR, di Norwich, nel Regno Unito.
Sfogliando le pagine della rivista scientifica Microbiology Letters, della Federation of European Microbiological Societies, meglio nota come FEMS, sulla quale sono stati pubblicati i risultati dello studio, è infatti possibile apprendere che la buccia delle mandorle produce un aumento significativo della popolazione dei batteri intestinali buoni, tra cui i Bifido batteri, Clostridium coccoides ed Eubacterium rectale. In particolare l’attività probiotica delle mandorle è stata valutata in un indice di 3,2 che si attesta come buono se confrontato con un indice di 4,2 dei frutto-oligo-saccaridi che si trovano in commercio, creati apposta per questo scopo. Come hanno spiegato i ricercatori, autori di questo studio,
“Le bucce di mandorle contengono un’elevata quantità di fibre alimentari, essendo formata da polisaccaridi della parete cellulare vegetale in grado di fornire energia al corpo attraverso la fermentazione e l’assorbimento degli acidi grassi a catena corta, SCFA”.
Per realizzare lo studio, gli scienziati si sono avvalsi di un modello di intestino in vitro che era capace di riprodurre tutte le funzioni gastriche, digestive, di fermentazione e trasformazione. I risultati hanno mostrato che le bucce di mandorle hanno reso possibile un aumento significativo dei livelli di Bifido batteri , Clostridium coccoides e Rectale Eubacterium. Come hanno concluso i ricercatori,
“Riteniamo che gli effetti benefici sulla microflora del colon osservati in questo lavoro siano stati prodotti dalla fermentazione dei carboidrati quali la pectina, presente nella buccia di mandorla”.