Se siete a dieta e il vostro problema è una fame irresistibile forse i semi di ispaghul possono darvi una mano; si tratta infatti dei semi di una pianta erbacea originaria di India, Pakistan e Iran, il cui tegumento, ovvero l’involucro, è ricco di mucillagini che una volta nello stomaco si trasformano in una sostanza gelatinosa che, aumentando di volume, genera un senso di sazietà. Niente di più indicato quindi per superare quelli che rischiano di rivelarsi i momenti più atroci di una “cura dimagrante”.
L’Ispaghul regola inoltre il transito intestinale e rallenta l’assorbimento di zuccheri, grassi e colesterolo e per questo motivo è impiegato in caso di ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia e iperlipidemia. Tuttavia, è controindicato in caso di occlusione intestinale e diabete insulinodipendente.
Non confondete però i semi di ispaghul con i semi di psillio che hanno proprietà analoghe, nonostante ai semi di ispaghul venga attribuito il nome di psillio bianco essi vengono estratti da due piante differenti seppure appartenenti alla stessa famiglia.