Secondo quanto dichiarato di recente dal dottor Bruno Trimarco, presidente della SIIA (Società Italiana dell’Ipertensione arteriosa) e ordinario di medicina interna all’Università degli Studi di Napoli Federico II, circa il 20% degli italiani soffre di ipertensione arteriosa e la metà di essi, nonostante sia perfettamente consapevole del proprio stato di salute, non segue le indicazioni degli specialisti sullo stile alimentare più adeguato per tenere a bada il disturbo ed evitare così di incorrere in accidenti cardiovascolari quali ictus e infarto.
Eppure, nei casi in cui, secondo il giudizio del medico, l’ipertensione primaria, ovvero non dipendente da malattie cardiovascolari o endocrine (caso in cui si parla di ipertensione secondaria) non ha ancora raggiunto livelli allarmanti, per scampare il pericolo basterebbe seguire la dieta giusta ed eliminare i fattori di rischio quali vita sedentaria, vizio del fumo e stress. La dieta può comunque giovare anche a coloro che sono affetti da ipertensione secondaria, coadiuvando l’azione dei farmaci anti ipertensivi.
Le regole da seguire d’altra parte sono piuttosto semplici e non è assolutamente detto che la persona ipertesa debba rinunciare, come vedremo, ai piaceri della tavola. In caso di ipertensione dunque è consigliato ridurre considerevolmente il consumo di “condimenti” come sale, burro, olio e zucchero e di alimenti quali carni rosse, formaggi grassi, dolci, cioccolata, alcolici e bevande zuccherate. Da moderare anche i fritti e gli arrosti orientandosi su modalità di cottura più salutari come quella ai ferri e al vapore. Via libera invece a frutta e verdura, formaggi, carni e pesci magri, pasta, pane integrale e yogurt.
E se soffrite di ipertensione e temete di non potervi più concedere pietanze sfiziose, forse potrà tranquillizzarvi sapere che esiste un ricettario scritto apposta per voi: Ipertensione e alimentazione, l’autore è lo chef Heinz Beck che ha creato le ricette in collaborazione con la già citata Società Italiana dell’Ipertensione arteriosa.