Sei intollerante? Scoprilo con l’autotest

Prima di sottoporsi ai classici esami per le intolleranze alimentari, si può procedere ad primo autotest per controllare se i sintomi che si avvertono sono indice di qualche disturbo. In pratica, bisogna prendere nota di tutto quello che si mangia per 1 settimana, compreso i fuori pasti, appuntando anche gli orari.

Sintomi delle intolleranze alimentari

  • stanchezza perenne;
  • diarrea;
  • senso di nausea;
  • improvvisa perdita di peso;
  • emicrania;
  • mal di pancia;
  • gonfiore;
  • difficoltà digestive.

La seconda fase è di verifica. Per individuare gli alimenti su cui ricadono i principali sospetti, infatti, provate ad eliminarli dalla vostra dieta per circa 10 giorni. Se vi sentite meglio, allora, avete colpito nel segno. Per confermare l’autodiagnosi, o se pensate di essere ipersensibili a più di un gruppo di alimenti, è utile sentire il parere di un allergologo, che potrà prescrivervi uno dei 4 test usati per “scovare” le intolleranze.

Test per le intolleranze alimentari

Breath test: è un esame impiegato per diagnosticare l’intolleranza al lattosio. Consiste nel soffiare dentro un palloncino ogni mezz’ora e di bere dell’acqua in cui vengono disciolti 20 g di lattosio. In tutto il test dura 3 ore.

Analisi del sangue: è un esame utile per riconoscere l‘intolleranza al glutine. Viene fatto un prelievo di sangue dove sono dosati gli anticorpi anti-gliadina, anti-endomisio e anti-transglutaminasi.

Recoller Program: anche questo esame mira a portare allo scoperto le intolleranze di cui si soffre. Vengono prelevate poche gocce di sangue dal polpastrello per misurare i livelli di immunoglobuline G. Il test si può fare anche nelle farmacie convenzionate.

Test kinesiologici: sono un’alternativa al prelievo del sangue. Il medico mette in contatto le mucose orali con diverse sostanze (che non bisogna inghiottire) mentre si compiono dei semplici movimenti. Un computer registra la forza dei muscoli e segnala quando diminuisce: la variazione della contrazione muscolare in presenza di alcune sostanze segnala l’esistenza di un’ipersensibilità alimentare.

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