Intolleranza al nichel: cibi da prefeire, cibi da evitare

Il nichel è un metallo contenuto in molti accessori di uso quotidiano, dalle monete alla bigiotteria, dagli utensili per la cucina ai bottoni, ma ahinoi, si può nascondere anche nel piatto.

L’allergia al nichel, inoltre, è in forte espansione, soprattutto nei Paesi industrializzati, e si calcola che interessi il 10-15% della popolazione, in maggioranza donne. Dunque, anche il cibo può nascondere delle insidie ed è il caso di prestare molta attenzione.

Sintomi dell’intolleranza al nichel

  • dermatiti e pruriti, anche da contatto su volto,  mani e gambe,
  • afte o infiammazioni boccali e gengivali,
  • gonfiore addominale,
  • malessere generale diffuso,
  • senso di stanchezza e pesantezza,
  • senso di nausea,
  • mal di testa.

Chiaramente, i sintomi sono determinati anche dalla quantità di nichel ingerito dall’organismo o con cui viene a contatto. Per accertare la presunta intolleranza, è possibile anche sottoporsi ad un test cutaneo. Al braccio viene applicato un cerotto a rilascio lento e graduale di nichel, se la cute sotto al cerotto si arrossa e presenta vescicole pruriginose, la risposta sarà positiva.

Il nichel, come solfato, è presente in moltissimi alimenti, tra cui cacao, liquirizia, nocciole, fagioli e lenticchie, per citare quelli che ne contengono in quantità abbondanti, ma è contenuto anche in molte verdure e frutti come spinaci, funghi, asparagi, cipolle, pomodori, kiwi. Inoltre, questo metallo che può dare davvero filo da torcere, è presente un po’ dovunque, anche nell’acqua del rubinetto e negli alimenti industriali come il pane e le merendine.

Chiaramente, nel caso di vera e propria allergia, è necessaria l’astensione completa dal metallo, se, invece, si è intolleranti, basta una dieta di eliminazione, vale a dire, un regime alimentare che eviti tutti gli alimenti a più alto contenuto di nichel, a cui si fa seguire una dieta di rotazione dei cibi. In questo modo, infatti, si ha un netto miglioramento dei sintomi infiammatori e intestinali.

Alimenti che contengono nichel

Da evitare:

  • cibi in scatola,
  • asparagi,
  • funghi,
  • cipolle,
  • spinaci,
  • pomodori,
  • legumi,
  • lattuga,
  • carote,
  • farina integrale,
  • farina di mais,
  • pere,
  • prugne,
  • uva passa,
  • nocciole,
  • mandorle,
  • arachidi,
  • ,
  • cacao,
  • margarina e grassi vegetali (idrogenati e non),
  • lievito chimico,
  • aringhe,
  • ostriche,
  • rabarbaro,
  • cioccolato,
  • avena,
  • crackers,
  • biscotti,
  • grissini,
  • patatine fritte,
  • arachidi,
  • gelati,
  • caramelle,
  • tutta la pasticceria e la biscotteria industriale (merendine, biscotti, brioche, pasticcini e tutti gli snack), dadi da brodo (anche quelli solo vegetali),
  • fast food,
  • cibi fritti.

Cibi da consumare in piccole dosi:

  • cavoli,
  • cavolfiori,
  • cetrioli,
  • farina 00,
  • riso brillato,
  • caffè,
  • olio di oliva,
  • uova,
  • marmellata (fatta in casa e cotta in pentole di alluminio)
  • frutta (tranne quella citata prima).

Cibi che si possono consumare:

  • tutte le carni,
  • pesce (tranne quello scritto in precedenza),
  • latte e derivati (burro, formaggi e yogurt),
  • patate.

E’ bene precisare che gli utensili di metallo, andrebbero sostituiti con oggetti analoghi in plastica, vetro o acciaio. La stessa regola vale anche per le pentole da utilizzare, che possono essere di vetro, in acciaio inox, in teflon o smaltate, poiché anche durante i processi di cottura, soprattutto in presenza di sostanze acide, si può liberare il metallo.

Ricetta per la pizza senza lievito

  • 2 tazze di farina amaranto (si trova nei negozi bio)
  • 1 tazza di acqua tiepida
  • 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 1 cucchiaino di sale

Mescolate tutti gli ingredienti in un recipiente. Se la pasta si appiccica alle mani, aggiungete un po’ di farina di amaranto e lavorate bene l’impasto fino a quando non risulterà morbido ed elastico. Stendete nella teglia leggermente oleata e lasciatela riposare nel forno spento, lontano da
correnti d’aria per circa 1 ora.

A questo punto, condite a vostro piacimento e infornate a 250°, ricordate solo che se vorrete aggiungere della mozzarella, dovrete ricordarvi di tirare fuori la pizza 5 minuti prima della fine della cottura e dopo averla cosparsa di mozzarella, riporla in forno per ultimare la cottura.

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