La stipsi (o stitichezza) consiste nel passaggio difficile o irregolare delle feci, le quali spesso si presentano di consistenza asciutta o dura. La stipsi può essere associata a una sensazione di evacuazione incompleta e di gonfiore. Le definizioni non sono univoche, anche perché le abitudini intestinali variano da persona a persona e sono influenzate dall’età, dall’alimentazione, dallo stile di vita e dall’atteggiamento mentale individuale. Stando alla medicina ufficiale, anche una evacuazione alla settimana potrebbe ancora essere ritenuta normale.
Ragionevolmente possiamo però affermare che una persona è stitica quando ha meno di 3 evacuazioni alla settimana. La stipsi si differenzia in cronica, acuta e occasionale. La forma cronica è quella che dura più di due mesi o da più anni. La forma acuta può rappresentare un peggioramento di quella cronica o essere un evento occasionale in persone che hanno scariche regolari e normali. Le cause di stipsi occasionale possono essere diverse: periodi di stress, viaggi, errori alimentari, cambiamenti climatici, trasferimenti ecc.
Ecco le cause della stitichezza:
- Dieta a basso contenuto di fibre
- Scarsa o insufficiente assunzione di liquidi
- Sedentarietà
- Malattie croniche intestinali (diverticolite, ragadi, emorroidi, colite spastica, malattie neurologiche che riducono i movimenti dell’intestino, spasmi della muscolatura pelvica ecc)
- Patologie croniche generali (ipotiroidismo, diabete, neuropatie, depressione ecc.)
- Consumo eccessivo di farmaci (antinfiammatori, antibiotici, lassativi ecc.)
A volte bastano pochi semplici accorgimenti per sbloccare l’intestino e constatare già un discreto miglioramento della situazione dopo pochi giorni, con variazioni di peso anche di un paio di chili nella prima. settimana. Il programma che proponiamo in queste pagine ha quindi come obiettivo la disintossicazione profonda del tratto digerente, che si realizza purificando la flora batterica dalle scorie organiche per riattivarne le funzioni.
Al mattino appena sveglia bevi un bicchiere di acqua naturale non fredda (o anche leggermente tiepida) con un cucchiaino di miele. Se possibile, preferisci l’acqua naturale contenuta in bottiglia di vetro o quella del rubinetto (se non è troppo clorata) o quella nelle bottiglie di plastica. L’acqua con il miele ripulisce il tubo digerente e aiuta i reni a drenare le scorie che si accumulano di notte, producendo un effetto sgonfiante sin dal mattino.
Il perossido di magnesio aiuta a drenare la flora batterica e a liberare l’intestino e il sangue dai prodotti batterici tossici. Un cucchiaino di polvere disciolto in acqua naturale non gassata o in un succo di frutta non zuccherato, da assumere circa un’ora dopo colazione e un’ora dopo pranzo. Attenzione: non va assunto per più di 7 giorni. Non usare il magnesio se soffri di disturbi renali, se assumi antibiotici oppure anticoncezionali.
Per una settimana, mangia un’insalata mista prima di pranzo e prima di cena. Preferisci le verdure di stagione, possibilmente d’origine biologica. Un’insalata mista novembrina può includere per esempio cavolo cappuccio, carote e zucchine tutti crudi e tagliati a julienne, sedano tagliato a cubetti e funghi tipo champignon crudi, in umido o leggermente scottati alla piastra. Il tutto viene condito con un cucchiaio di olio extravergine di oliva biologico spremuto a fredddo (deve essere specificato sull’etichetta) e una spruzzata di limone. In questo modo:
- Apporti una significativa quantità di fibre, sali minerali, vitamine e antiossidanti;
- la sensazione di fame si riduce (le fibre sgonfiano nello stomaco dando sazietà);
- le evacuazioni diventano più frequenti e regolari, con feci più morbide;
- inizi già a calare di peso (anche un kg nella prima settimana) e la circonferenza della pancia si riduce.
Nei primi giorni è normale sperimentare un aumento della sensazione di malessere o un rallentamento dell’intestino: è una situazione temporanea che indica che l’organismo sta reagendo!