Soffrire di intestino irritabile, alternate meteorismo a forti dolori addominali? Potreste avere ottimi benefici seguendo una dieta “low Fodmap”. Fodmap sta per Fermentabili Oligo-, Di- e Mono-saccaridi e Polioli (Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides, and Polyols). Si tratta di un protocollo alimentare messo a punto dalla Monash University in Australia che prevede l’esclusione di alimenti contenenti queste molecole e la loro sostituzione con alimenti “sicuri” per l’intestino.
Come mai? Questi zuccheri possono – in individui predisposti – causare fermentazione, gonfiore, gas, irritazione, mal di testa, carenza di vitamina b12, e perfino insonnia, dolori articolari e problemi dermatologici, oltre a un alternarsi di diarrea e stipsi. Sono spesso la ragione per cui l’intestino diventa irritabile e dolorante.
Per fare un esempio, quali sono i cibi da evitare? Aglio e cipolla, sedano, carciofi e asparagi, mele, pere e pesche, latte vaccino e legumi mentre bisognerebbe privilegiare il consumo di banane, arance, zucchine, pomodori, riso, quinoa, pane e pasta senza glutine. Beatrice Salvioli, gastroenterologa dell’ospedale Humanitas, ha commentato:
Nei pazienti che presentano sintomi “colitici” invalidanti e correlati ai pasti, la dieta può essere indubbiamente d’aiuto, ma per un tempo limitato, necessario per mettere a riposo l’intestino. Mentre in generale non è consigliabile seguirla per un lungo periodo di tempo perché è troppo limitante.
Bisogna precisare che tale dieta non “cura” la sindrome dell’intestino irritabile, ma rappresenta una possibilità per ridurre nettamente i sintomi. Le esperienze cliniche e i numerosi studi finora pubblicati, riportano incoraggianti risultati.
Facciamo infine chiarezza su un altro punto: molti credono che la low-Fodmap sia una dieta a basso contenuto di glutine per chi soffre di una non meglio definita “intolleranza” a questa proteina, senza però essere affetto senz’altro da celiachia. L’ intolleranza ai fodmap e la celiachia sono due cose diverse anche se i sintomi e le reazioni a certi cibi possono essere simili.
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