Gli integratori di niacina aumentano il rischio di infarto e ictus? E questa la domanda che si è posto uno studio pubblicato su Nature. E la risposta non è delle migliori.
Integratori di niacina non sempre fanno bene
I risultati infatti dimostrerebbero come un eccesso di uso di integratori di niacina potrebbe proprio causare l’aumento di malattie cardiovascolari. Insomma un eccesso di vitamina B3 potrebbe creare problemi all’organismo. Quando si parla di integratori è sempre consigliato consumarli con attenzione, senza esagerare e sotto il controllo medico.
Purtroppo quasi mai questo consiglio viene seguito. E il risultato di tale comportamento, a quanto pare, è alla portata di tutti proprio grazie a questa ricerca condotta dagli studiosi della Cleveland Clinic americana.
Cosa hanno fatto gli scienziati? Hanno identificato il meccanismo molecolare che causerebbe problemi contestualmente all’uso eccessivo di integratori di niacina. Per capire facciamo un piccolo passo indietro però. La niacina è una vitamina idrosolubile, conosciuta anche sotto il nome di vitamina B3, utile per il benessere del nostro corpo. Questa può essere prodotta partendo dal triptofano, uno aminoacido essenziale.
Essa è generalmente presente all’interno di alimenti come il tonno, il salmone, il pesce spada, il fegato di manzo, lievito di birra, le arachidi, gli spinaci e le carni bianche. Ci aiuta a mantenere in buone condizioni la pelle, la circolazione sanguigna ed è fondamentale per la respirazione delle cellule.
Cosa ci dice lo studio
Aiuto anche il nostro sistema nervoso. Ma nel caso in cui si utilizzassero integratori di niacina per ovviare a mancanza alimentari bisogna fare attenzione. Questo perché entra in campo, secondo lo studio pubblicato su Nature, quello che può essere definito paradosso della niacina. Il quale consiste nella sua capacità di abbassare il colesterolo cattivo ma di non abbassare il rischio di eventi cardiovascolari. Questo accade perché, scientificamente, un prodotto di degradazione di questa vitamina favorisce invece l’infiammazione dei vasi sanguigni.
Ovviamente un singolo studio non basta per dare conferme relative al meccanismo di azione della niacina in merito alle malattie cardiovascolari. Sebbene i risultati raccolti dimostrino come chi ne abusava presentava nel sangue un livello elevato di un particolare metabolita correlato allo sviluppo delle malattie cardiovascolari.
Detto ciò, come sempre, è meglio affidarsi a un medico quando si assume qualsiasi tipo di integratore. Anche perché il sovradosaggio di vitamina B3 può dar vita a vampate, diarrea, dolore alla parte superiore dell’addome, nausea, mal di testa e prurito.
Meglio quindi consumarlo attraverso gli alimenti integrando solo sotto stretto consiglio e monitoraggio medico.