Integratori brucia grassi, fanno male o servono realmente?

Gli integratori brucia grassi sono una moda, a dir poco virale. Promettono di tagliare la fame, le calorie e di conseguenza anche i grassi, favorendo il dimagrimento facile. Quanto è possibile tutto ciò? l’Istituto del consumo francese, che ha messo sotto la lente 20 integratori tra quelli più venduti sul web e nei canali di distribuzioni, ha fatto un po’ il punto su questo tema.

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La cosa sicura è che esistano delle sostanze che hanno mostrato in vitro un’efficacia limitata, ma che da qui a dimostrare che questi componenti, miscelati ad altri nelle composizioni degli integratori abbiano l’effetto sperato sull’organismo, ce ne passa. Quali sono le sostanze più utilizzate?

La caffeina, che si trova negli integratori grazie a guaranà, te verde, maté e cola, non influisce sulla perdita di peso, ma aumenta il metabolismo e favorisce la lipolisi. Il tè verde è anche ricco di catechine che stimola l’ossidazione dei grassi. Nelle fibre vegetali, solo i glucomannani come le fibre di konjac (un ingrediente molto di moda ultimamente) contribuiscono realmente alla perdita di peso.

State attenti alla sinefrina che può causare problemi cardiovascolari e agli acidi linoleici coniugati (Cla) che possono inibire la secrezione di insulina, e per questo sono sconsigliabili a chi soffre di diabete. È bene essere attenti anche con la vitamina B6, presente in molti integratori (in Lipo-13, per esempio, ne contiene il 357% dell’apporto giornaliero consigliato), che inibisce l’efficacia dei medicinali anti Parkinson. L’estratto di pompelmo anche inibisce l’azione di molte molecole. Il consiglio è quello di perdere peso con una dieta personalizzata evitando prodotti di questo genere.

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