Qualche anno fa la Fao aveva già avanzato la proposta: “considerata la crisi della carne e la crescita della popolazione mondiale, perché non introdurre nella dieta umana gli insetti?” Un suggerimento che, come prevedibile, aveva fatto scalpore. A distanza di qualche tempo la stessa proposta arriva da un’azienda brasiliana specializzata nella produzione di insetti, la quale ha chiesto al governo l’autorizzazione per poter offrire questo “speciale” menù alla popolazione.
Andiamo con ordine. La Fao aveva proposto l’introduzione degli insetti nella dieta umana, prospettando possibilità sia dal punto di vista commerciale che da quello nutrizionale, considerando che la carne di alcuni insetti è ricca di proteine e vitamine. Alla proposta della Fao era seguita l’idea del manager del reparto carni della catena dei supermercati olandesi Sligro, Johan Van Dongen, che aveva iniziato a vendere ai clienti cavallette, formiche e grilli, insieme alle più tradizionali bistecche.
Leggendo queste righe è ovvio che qualcuno storcerà il naso, eppure, come spiega la Fao, sono tante le persone che, nel mondo, mangiano insetti, alcuni dei quali possiedono un apporto proteico uguale a quello della carne e del pesce, oltre ad altri importanti nutrienti quali lipidi, sali minerali e vitamine, senza contare che un’eventuale commercializzazione avrebbe un costo minore rispetto a quella della carne tradizionale.
La questione del consumo alimentare degli insetti torna ora alla ribalta grazie alla richiesta dell’azienda brasiliana, la Nutrinsecta, specializzata nella produzione di insetti, che ha chiesto al governo l’autorizzazione per offrire questo tipo di cibo alla popolazione; i produttori sono convinti che gli insetti saranno l’alimentazione del futuro, nonostante la barriera culturale sia ancora molto grande.
Per incentivare la popolazione al consumo di insetti, il fondatore di Nutrinsecta ha allestito degli stand davanti alla fabbrica nei quali è possibile degustare insetti fritti o grilli ricoperti di cioccolato a mo’ di dessert.
La Fao dal canto suo sottolinea ancora che, nel 2020, gli insetti potrebbero essere davvero necessari per compensare la scarsità di proteine animali: che sia davvero in arrivo una rivoluzione alimentare e l’effettiva introduzione degli insetti nella dieta?
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