Tutti i tipi di miele sono il risultato della trasformazione da parte delle api del nettare dei fiori o delle secrezioni di piante: in quest’ultimo caso, il prodotto che ne deriva si chiama melata, possiede la stessa consistenza del miele ma presenta un colore marrone scuro e un sapore deciso. Il miele è uno dei pochi alimenti che non subiscono la manipolazione dell’uomo: racchiude quindi un patrimonio energetico indiscutibile, è facilmente digeribile e aiuta ad eliminare le tossine dal fegato e dall’intestino, gli organi dal quali dipendono il benessere del corpo e tutte le funzioni metaboliche.
Il miele fornisce calorie prontamente disponibili (glucosio e fruttosio) ed è un ottimo integratore da consumare al posto di altri dolcificanti, anche nelle diete a regime controllato. Spesso infatti un cucchiaino del prezioso nettare riesce a calmare l’impulso della fame (soprattutto se si tratta di fame nervosa), producendo un senso di piacere e di gratificazione immediati e bloccando sul nascere il desiderio di cibi ipercalorici. Va consumato nella prima parte della giornata (a colazione o a metà mattina), così da dare al metabolismo tutto il tempo disponibile per bruciare le calorie introdotte.
La percentuale in fruttosio e glucosio dipende dal tipo di miele. A colpo d’occhio più il miele è fluido e più contiene fruttosio: per esempio i mieli di acacia, castagno e melata (che non cristallizzano) presentano una più alta percentuale di fruttosio. Il fruttosio dolcifica più del saccarosio quindi ne basta meno per sentirsi sazi e appagati: questo comporta un non indifferente risparmio di calorie. Il fruttosio inoltre oltre ad avere un azione blandamente lassativa, aiuta a smaltire le tossine che si accumulano nel fegato. In più il miele contiene enzimi e sali minerali, che sono un prezioso carburante metabolico: per questo aiuta a bruciare i grassi in eccesso. Infine possiede anche un azione rassodante, perché contiene betacarotene e polifenoli.