Se il latte di mucca ti gonfia e ti fa digerire male, eliminalo per un mese sostituiscilo coi suoi equivalenti vegetali e non solo. Così dimezzi grassi e sale. Di certo il latte vaccino è una delle più importali fonti di calcio (un minerale che tiene sotto controllo la fame nervosa), oltre a essere un alimento, completo ed equilibrato dal punto di vista dei macro nutrienti. Quello intero ha 65 calorie per 100 grammi, contro le 45 del parzialmente scremato e le 35 dello scremato.
Quindi, in dosi moderate il latte non pesa sulla linea. Però questo alimento può creare problemi di digeribilità, dato che l’organismo umano ha una capacità limitata di digerire il lattosio (lo zucchero presente nel latte): esaurita la lattasi, l’enzima che permette la digestione del lattosio, quello rimanente fermenta con formazioni di gas, colite e gonfiori. Molte persone non producono la lattasi e quindi possono avere disturbi anche solo bevemdo quantità piccole di latte. Altre, abituate a consumare latte ogni giorno, notano che l0intestino diventa irregolare, con un conseguente aumento di peso. Per fortuna ci sono dei sostituti del latte vaccino che fanno bene alla salute e anche alla linea.
Il latte di soia biologico è una valida alternativa a quello vaccino; intanto la soia riduce il colesterolo LDL (quello cattivo) e, rispetto al latte vaccino, ha in più il vantaggio di avere meno calorie (circa 50 per 100 grammi). Fra tutti i latti vegetali è il più ricco di proteine (ne contiene circa 3,5%), di buon valore biologico e in quantità sovrapponibile a quelle del latte vaccino. Il contenuto di grassi invece è di molto inferiore rispetto al latte vaccino intero: solo il 2%, e si tratta prevalentemente di grassi polinsaturi, compresi i famosi (e preziosi) Omega 3.
I carboidrati sono circa il 2,9%, e in più il latte di soia contiene fibre, vitamine A, E, B, minerali tra cui il ferro, presente in quantità doppia rispetto al latte vaccino. E il calcio? Si può optare per il latte di soia arricchito con questo minerale, facilmente reperibile in commercio. Puoi anche prepararlo tu in casa: Sciacqua un po’ di fagioli di soia gialla, lasciali in ammollo in mezzo litro d’acqua per 12 ore, sciacquali nuovamente e scolati. Frulla il tutto con dell’acqua, ottenendo un liquido da lasciare poi bollire a fiamma bassa per 20 minuti, mescolando ogni tanto. Filtra il liquido con un canovaccio.
Anche l’avena ha il pregio di ridurre il colesterolo “cattivo”, e il latte che se ne ricava è scarsamente calorico (circa 47 calorie per 100 grammi) e con un basso contenuto di grassi, prevalentemente polinsaturi, mentre contiene fibre, vitamina E e acido folico. Ha però la caratteristica di essere ricco di zuccheri semplici, e quindi fornisce energia prontamente disponibile. Può essere utilizzato al posto o in aggiunta al latte di soia, per esempio da chi non gradisce molto il gusto del latte di soia.
Il latte di avena in commercio contiene sempre oli aggiunti, solitamente di girasole. Attenzione quindi a leggere bene l’etichetta: meglio non scegliere quei prodotti che contengono oli vegetali non specificati, e verificare sempre che l’olio di girasole utilizzato sia spremuto a freddo e di origine biologica.
Trasformalo in merenda saziante: fai cuocere una parte di farina di avena in due parti di acqua fredda, metti il composto in un frullatore con una banana e, se vuoi, un cucchiaio di sciroppo d’acero. Frulla il tutto e poi filtra con un canovaccio e bevilo come spuntino.