Il Gin Tonic alleato nella dieta? Per quanto possa sembrare assurdo la risposta potrebbe essere positiva, ma con i dovuti distinguo al momento, soprattutto perché la ricerca che lo afferma è basata su modello animale e quindi non ha avuto ancora modo di esplorare gli effetti sull’essere umano.
Va detto, la sperimentazione è stata eseguita di recente ed ha effettivamente verificato che il gin abbia queste proprietà, ma nei topi. Gli scienziati hanno suddiviso delle cavie in due gruppi: ad uno hanno somministrato dell’acqua ed all’altro del gin dopodiché hanno misurato quante calorie avessero bruciato i topi a seconda dell’insieme di appartenenza in un lasso specifico di tempo. Analizzando i risultati si sono resi conto che i topi che avevano bevuto distillato di ginepro avevano fatto registrare un incremento del loro tasso metabolico ovvero avevano bruciato più calorie.
I dati hanno mostrato delle cavie raggiungere una capacità di bruciare calorie maggiorata addirittura del 17%. Esso viene chiamato “effetto postbruciato”: in pratica per metabolizzare l’alcol, il fegato provoca un aumento del metabolismo. Tutto ciò in teoria accade con tutti i tipi di alcolici, ma i ricercatori si chiedono se tale effetto non possa essere legato proprio al fatto che si tratti di gin visto che le bacche di ginepro possiedono proprietà anti-infettive e sono in grado di contrastare malattie cardiache, disturbi della circolazione, problemi al fegato ed ai reni.
Sarebbe bello poter provare la sua efficacia anche per l’uomo: e non solo per una questione prettamente metabolica. Immaginate di trovare segnato nella propria dieta il consumo di un gin tonic: sarebbe incredibile.