Gianmarco Tamberi e Olimpiadi, la dieta da non imitare

Gianmarco Tamberi è uno degli atleti italiani più attesi alle Olimpiadi. Ma anche quello la cui dieta, decisamente estrema, non è da imitare. Lo dice lui stesso. E lo dicono anche gli esperti.

Lo sforzo di Gianmarco Tamberi

In particolare quella seguita in questo periodo di tempo. Ricercata principalmente per poter, realmente, volare sulla pista del salto in alto di Parigi 2024.  Ma completamente condotta sotto controllo medico.  I chili persi sono stati molti ma non si tratta ovviamente di qualcosa legato all’estetica.

Come atleta del salto in alto, Gianmarco Tamberi ha bisogno di avere un fisico asciutto. Il più possibile. Per le Olimpiadi di Parigi 2024 si può dire senza aver paura di sbagliare, che abbia esagerato. E ovviamente gli esperti, in tal senso, sottolineano che il suo regime alimentare non va imitato.

Non solo è restrittivo ma è anche altamente personalizzato in base ai suoi bisogni e si basa su una colazione leggera, un pranzo altrettanto leggero, uno spuntino a metà pomeriggio e una cena magra. Abbiamo visto tra le altre cose, come il suo fisico si sia così asciugato che è bastato un movimento troppo esultante alla Cerimonia di apertura dei giochi per far si che Gianmarco Tamberi perdesse la fede.

Il suo fisico è magro e tonico. Anche troppo secondo alcuni. E si tratta di qualcosa che tutti abbiamo potuto verificare con la foto pubblicata a inizio luglio sui social. In questa Gimbo mostra addominali davvero molto scolpiti. Ma ancora più rilevante, la tabella che mostra come la sua massa grassa sia pari al 3,3 percento.  “Non è il corpo che vorrei“, ha scritto in accompagnamento alla foto, “ma quello di cui ho assolutamente bisogno. Sono dieci mesi che lavoro senza sosta per realizzare il mio sogno“.

Effettivamente l’oro olimpico è l’unico riconoscimento che davvero gli manca. Sottolineiamo che agli ultimi mondiali di qualche mese fa pesava 73,9 kg per 192 cm.

La dieta nello specifico

Ma quale è effettivamente la dieta di Gianmarco Tamberi? A colazione mangia fette biscottate integrali con marmellata senza zuccheri e ricotta light, insieme a un cappuccino di latte scremato. A pranzo 120 grammi di pasta in bianco, per spuntino 40 grammi di parmigiano o un toast integrale con prosciutto e formaggio senza grassi.  Per quel che riguarda la cena ancora proteine, di solito di carne magra. Alla sera si concede un cioccolatino. Al quale aggiunge, per gratificazione, pane e Nutella o un cornetto il giorno della gara. Il gelato di solito, fa la comparsa una settimana prima del suo gareggiare.

Gli esperti sottolineano che queste diete così restrittive vanno bene se contestualizzate agli obiettivi che si vogliono raggiungere. E sono completamente seguite da professionisti che lavorano per adattare tali regimi alimentari al bisogno fisico e agonistico dell’atleta. Gimbo non ha fatto mistero di faticare ogni tanto nel rispettare tale regime. Che fermerà appena finita l’Olimpiade.

 

 

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