I germogli si producono a partire dai semi e si possono mangiare durante tutto l’anno, anche se il periodo migliore è la primavera quando i vegetali sono più ricchi di nutrienti e di principi trasformativi utili per smaltire liquidi e chili in eccesso. In particolare, i germogli sono efficaci in caso di:
- rallentamento metabolico, spesso presente al cambio di stagione;
- difficoltà digestiva e gonfiore addominale (evitandoli, però, in presenza di colite);
- diuresi scarsa e tendenza alla ritenzione;
- se l’organismo esce dall’inverno appesantito da un surplus di tossine che si accumulano soprattutto nella parte bassa del corpo
Il momento migliore per gustare i germogli è la mattina a digiuno: visto che a quest’ora non tutti gradiscono l’insalata, è possibile bere il loro succo centrifugato. Oppure si mangiano in insalata prima dei pasti, perché è a digiuno che l’organismo ne assimila meglio i principi attivi snellenti. I germogli dovrebbero comparire quotidianamente sulla tavola di primavera: condiscili con un po’ di olio d’oliva, succo di limone, dell’olio di germe di grano (che ne rende ancora più attivi gli enzimi) oppure con del gomasio.
Sono ottimi da soli o abbinati alle insalate di ogni genere; aggiunti alle minestre, sostituiscono i crostini e reintegrano quell’energia che la cottura fa perdere agli alimenti. I germogli possono anche essere saltati in padella con olio d’oliva e qualche goccia di salsa di soia. Prima di usarli, vanno sciacquati più volte in un colino per togliere le impurità che possono nascere durante la germogliazione. Il germoglio va mangiato con ciò che resta del suo seme, che contiene gran parte dei nutrienti.
Il fieno greco contiene una grande quantità di proteine e minerali. Si tratta di un fortificante, soprattuto del pancreas e del fegato, oltre ad avere il potere di migliorare l’efficacia delle proteine. Sceglilo se soffri: di smagliature e flaccidità.
L’alfa alfa (nota anche come erba medica) è considerata come uno fra i germogli più energetici in quanto ricca di proteine, minerali, vitamine fra cui la A, B1, C, D, E, F, K e oligoelementi. È ottima per combattere la fame nervosa, per stimolare la diuresi e i naturali meccanismi di disintossicazione.
Il cece è nutriente e utile in caso di problemi alle vie urinarie, come le cistiti.
La soia molto energetica, contiene il 40% di proteine e al tempo stesso è un’importante fonte di minerali. Ideale per chi tende a ingrassare in menopausa.
Il grano è utile anche in caso di demineralizzazione, fatica fisica e psichica. I sali minerali presenti sono diversi (calcio, potassio, magnesio, zolfo) e non mancano le vitamine. Mangialo se durante una dieta ti senti debole.
L’avena è un buon tonico fisico e intellettuale. Combatte stipsi e gonfiori.
L’orzo fortifica le cellule, soprattutto quelle nervose, ed è indicato in caso di debolezza o depressione. È consigliato ai bambini, ai convalescenti, alle persone anziane e ai malati cronici. Mangialo se vuoi raggiungere in fretta la sazietà.
Il crescione è ricercato per la quantità di vitamina C, A e B1 che possiede. È un eccellente depurativo e un eccezionale riattivatore metabolico.