La germinazione dei cereali

cereali germogliati

La germinazione è un processo grazie al quale un seme viene rivitalizzato, ovvero è di nuovo in grado di produrre una nuova pianta capace, a sua volta, di produrre dei semi; per quanto riguarda i cereali questo procedimento è possibile solo se i semi sono integri e non raffinati. 

Tutti i cereali possono essere impiegati dopo la germinazione, soprattutto il frumento; ad esempio, la preparazione della birra ha alla base la germinazione dei chicchi d’orzo o di altri cereali per ottenere il malto. Con la germinazione si ottiene un aumento di proteine, di amminoacidi essenziali e di vitamine, in quanto i carboidrati complessi vengono trasformati in zuccheri semplici, le proteine, come anche i grassi, si scindono nei loro componenti, e gli elementi enzimatici si attivano.

Preparare i cereali germogliati in casa non è difficile, bastano i semi che si vogliono far germogliare, un contenitore di vetro una garza a trama sottile per chiudere il contenitore, un colino e un elastico. Innanzi tutto scegliete i semi integri, metteteli nel colino e sciacquateli sotto acqua corrente, sistemateli nel contenitore e chiudete con la garza fissata con l’elastico; lasciate i semi a bagno al buio per circa 12 ore e scolate l’acqua attraverso la garza lasciandoli umidi.

Sciacquateli due volte al giorno e scolateli sempre attraverso la garza e ricollocateli al buio; proseguite con gli sciacqui per tre o quattro giorni fino allo spuntare dei germogli. A questo punto potrete consumare i getti oppure conservarli in frigorifero per tre o quattro giorni in un recipiente di vetro chiuso; se volete aumentare il contenuto di clorofilla, potete esporre il contenitore per alcune ore alla luce in modo da far sviluppare delle piccole foglie verdi.

I germogli possono essere usati in insalata, nelle minestre, oppure seccati e tritati per preparare il bulgur, ovvero il frumento pregermogliato molto usato in Medio Oriente.

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