Gelati e ghiaccioli ingannano la fame

Gelati ghiaccioli ingannano fame

Buone notizie per chi d’estate non sa rinunciare al gelato o al ghiacciolo. Secondo una ricerca condotta da un istituto specializzato nello studio di gusto e olfatto (Smell&Taste Treatment e Research Foundation di Chicago) per ridurre il senso di fame non c’è nulla di meglio del cibo ghiacciato.

Lo studio conferma l’esito di un’altra ricerca, di qualche anno fa del dottor Saito Masayuki del Tenshi College di Sapporo (in Giappone), che aveva dimostrato come un particolare tessuto adiposo si attivasse proprio grazie al freddo, bruciando più calorie. Ma i ricercatori di Chicago sono andati ben oltre, sostenendo che la temperatura degli alimenti può influenzare anche la sensazione di fame.

La ricerca, condotta su un gruppo di 18 donne, ha dimostrato come mangiando un ghiacciolo (pari a 75 Kcal) il livello di sazietà fosse maggiore rispetto a quello provato con 40 g di pane di tipo 00 (pari a 110 Kcal). Per gli esperti, dunque, si tratta di un alleato eccezionale per chi deve seguire una dieta dimagrante, poiché “spegne” la fame, con un modesto apporto calorico.

Anche il gelato, inoltre, se consumato con moderazione e all’interno di un regime alimentare equilibrato può rivelarsi di grande aiuto. Va bene, ad esempio, per chiudere un pasto leggero (ad es. un’insalatona), ma anche come spuntino. Un cono alla frutta apporta circa 130 Kcal, mentre uno alla crema circa 200 Kcal. Lo stesso principio, chiaramente, vale anche per gli altri alimenti, dalla pasta alla carne, al pesce.

Dunque, cari amici di Dietaland, via libera a gelati e ghiaccioli, da oggi possiamo goderci queste delizie per il palato senza provare poi la spiacevole sensazione di sentirci in colpa per la nostra silhouette. Chiaramente, il consiglio è sempre quello di non esagerare, soprattutto per quanto riguarda il gelato. Se dopo un pasto, già di per sé abbondante, concludiamo con un bel gelato, altro che perdere i chili di troppo, è un biglietto di sola andata verso il sovrappeso/obesità.

Se non avete la macchina del gelato e nemmeno troppo tempo libero, vi consiglio di preparare degli ottimi ghiaccioli. Tutto quello che vi serve sono gli stampini, che si trovano in qualunque supermercato e nei negozi di casalinghi, dell’ottima frutta fresca, acqua (o latte/yogurt) e talvolta lo zucchero.

Ghiacciolo all’anguria

Ingredienti per 4 persone

  • 500 g di polpa d’anguria (senza semini)
  • 100 g di yogurt magro bianco
  • Stampini

Preparazione

Frullate l’anguria con lo yogurt, il composto deve risultare omogeneo. Poi, versatelo negli stampini, mettete in freezer e lasciate raffreddare per almeno 3-4 ore (dipende dal vostro congelatore). Sono ottimi per fare uno spuntino o da gustare a fine pranzo come dessert.

Ghiacciolo al limone

Ingredienti per 4 persone

  • 400 ml di acqua
  • 5 limoni
  • 80 g di zucchero

Preparazione

In un pentolino versate l’acqua e lo zucchero, portate ad ebollizione e lasciate bollire ancora per qualche minuto. Poi lasciate raffreddare da parte e nel frattempo versate in un bicchiere il succo spremuto dei limoni. Una volta che lo sciroppo sarà raffreddato completamente, aggiungete il succo di limone e mescolate bene. Versate negli stampini e mettete in freezer per 3-4 ore.

Ghiacciolo alle mele e kiwi

Ingredienti per 4 persone

  • 600 ml di acqua
  • 4 mele verdi
  • 4 kiwi
  • 2 cucchiai di zucchero

Preparazione

Sbucciate le mele e tagliate a cubetti, pelate i kiwi e riduceteli in pezzetti, versate il tutto nel frullatore e aggiungete lo zucchero. Mixate e aggiungete l’acqua, frullate il tutto per un altro minuto e versate negli stampini. Lasciate nel freezer per 3-4 ore prima di gustare.

Ghiacciolo alla lavanda

Ingredienti per 4 persone

  • 250 ml di acqua
  • 3 cucchiai di sciroppo al limone
  • 4 rametti di lavanda
  • 4 fette di limone

Preparazione

Mescolate in un caraffa l’acqua, con lo sciroppo di limone e versate negli stampini dove avrete sistemato 1 rametto di lavanda e 1 fetta di limone. Lasciate raffreddare in freezer per 3-4 ore.

Photo Credits|ThinkStock

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