Mangiare la frutta fa bene alla salute. Quante volte ci siamo sentiti ripetere che è un alimento importante, perché ricco di vitamine, di antiossidanti, di acqua e di fibre? Non tutti i nutrizionisti però sono concordi, alcuni sostengono che in alcuni regimi dimagranti sia meglio vietarla. Perché mai?
La prima risposta sensata è la seguente: la frutta fa ingrassare, perché contiene grandi quantità di zuccheri. È quindi importante evitare di consumarla ai pasti, per non aggiungere calorie e semmai mangiarla come spuntino. Inoltre, i diabetici devono prestare molta attenzione per mantenere controllata la glicemia. In questo quadro generale, bisogna poi aggiungere che è assolutamente promossa la frutta ad alto contenuto di acqua, come l’anguria, mentre è bene evitare quella candita, quella sciroppata e quella secca (se non in dosi più che bilanciate).
Non è tutto. Anche quella frutta che può sembrare apparentemente innocua, come il melone e l’anguria, va mangiata con attenzione. Per esempio, proprio queste due qualità favoriscono l’assorbimento dei grassi, anche se il quantitativo lipidico contenuto nel frutto è davvero minimo. Sono perfetti quindi per diete ipocaloriche e fanno anche molto bene (per esempio in estate sono molto idratanti), ma alcuni esperti che basano i regimi nutrizionali sulla capacità del corpo di assorbire o meno alcuni alimenti, potrebbero metterli al bando.
Ci sono anche altre motivazioni che possono indurre alcuni dietologi a ridurre il consumo di frutta. Questo prodotto può creare gonfiore e dolori addominali, perché tende a fermentare nell’intestino (tranne l’ananas e la mela), molto spesso tende a rallentare la digestione, perché ostacola il processo digestivo di amidi e proteine. Detto ciò eliminarla completamente dalla dieta non è una scelta saggia e può causare delle carenze alimentari. Sicuramente, per tutti motivi che abbiamo indicato, è bene consumarla in quantità ben calibrate e possibilmente lontano dai pasti. Consideriamo, inoltre, che se abbiamo mangiato poco o in modo leggero, un frutto non potrà farci male neanche a pranzo.
Photo Credit | ThinkStock