Frittata con le capesante: frittata più leggera ma più ricca di gusto/2

frittata con capesante

E’ diffusa l’abitudine di riempire la frittata con pancetta e prosciutto, autentiche bombe di grassi. Il segreto per sgrassarla? Usare tanti ortaggi ed evitare il mix di carne, uova e latte. Ecco una variante decisamente innovativa del­la frittata più classica, per via della presenza delle capesante, che in questo caso sosti­tuiscono la classica pancetta o le cozze, che spesso d’estate si aggiungono alle frittate. Dal punto di vista del gusto, le capesante sono più neutre rispetto alle cozze, e pur avendo le stesse caratteristiche nutrizionali, hanno però una consistenza maggiormente com­patta e quindi si prestano bene ad essere uti­lizzate come ingrediente per diversi piatti che richiedono una cottura.

Però, non è del tut­to ortodosso l’abbinamento con le uova e con il formaggio, perché il tutto rischia di diven­tare di difficile digestione, pur se con un ele­vato potere saziante. Sarebbe quindi buona norma gustare questa frittata solo 1-2 volte alla settimana, portandola in tavola come piatto unico, accompagnata da un’insalata. Ricca di proteine va accompagnata con una porzione di verdure, in questo modo sgonfia la pancia.

Ingredienti:

  • 6 uova
  • 300 g di capesante sgusciate
  • 4 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • uno spicchio d’aglio
  •  due cucchiai di olio d’oliva
  • prezzemolo
  • alloro
  • sale e pepe
  • una cipolla

Sgusciare le capesante e tenerle da parte. Sbuc­ciare la cipolla, tritarla insieme al prezzemolo e all’alloro e far soffriggere il tutto nell’olio già cal­do e in una padella antiaderen­te. Aggiungere le capesante, in­tere oppure tagliate a tocchetti o a fettine, a preferenza, e lasciare insaporire per un paio di minuti. A parte, sbattere le uova con il parmigiano, unire un pizzico di sale e una macinata di pepe. Ver­sare il composto nella padella, mescolare, coprire e lasciare rap­prendere le uova a fiamma mol­to bassa. Dopo qualche minuto, girare la frittata, cercando di non romperla, e farla cuocere bene anche dall’altra parte.

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