Torna l’appuntamento annuale con il Forum Internazionale sull’Alimentazione e la Nutrizione, alla terza edizione. L’expo si svolgerà all’Università Bocconi di Milano dal 30 novembre al primo dicembre. Come sempre durante l’evento si tratteranno i grandi temi legati alla carenza di cibo, alla salute e alla sostenibilità di alcuni modelli sociali ed economici. Sarà anche l’occasione per fare alcune ipotesi sul futuro.
Prima di esaminare le tematiche principali, fornendovi alcuni interessanti dati, desidero lasciare il commento di Guido Barilla, che rappresenta ovviamente un importante protagonista del forum, il Barilla Center for Food and Nutrition.
Il Forum è una testimonianza importante, un impegno per l’impresa che non può trascurare le urgenze che il mondo in questi anni affronta. E’ per noi una scelta di responsabilità che intende contribuire in maniera significativa ad alimentare l’attenzione e la consapevolezza sui temi legati all’alimentazione con un approccio nuovo. Nella speranza che ciò, un giorno, possa tradursi in scelte politiche e azioni concrete verso un mondo migliore.
Biotecnologie e water economy
L’accesso all’acqua sembra essere uno dei principali problemi. È stata ribattezza oro blu, proprio per sottolineare l’importanza di questo bene primario. Sembra impossibile, visto cheil nostro Pianeta è formato principalmente da questo elemento, eppure l’acqua potabile non è per tutti, perché solo lo 0,001% è utilizzabile dall’uomo. Lo sviluppo demografico è destinato a crescere in modo esponenziale e i cambiamenti climatici metteranno in ginocchio l’ambiente.
Che cosa sarà del nostro futuro? Quale possono essere le politiche che salveranno il pianeta? Siamo a rischio default? Per anni si è creduto che le biotecnologie potessero essere l’unica salvezza, ma gli Ogm fanno davvero molto discutere e non c’è anche una sicurezza sull’utilizzo di questi prodotti a livello globale (troppo costosi). Abbiamo parlato di prodotti naturali che stanno vivendo una rivoluzione cromatica e contengono molti più fitonutrienti. Potrebbero essere una potenziale soluzione?
Politiche alimentari: più cibo per tutti
Dopo l’acqua, ovviamente, c’è anche l’accesso al cibo. Ci sono Paesi in cui il numero di persone che muoiono letteralmente di fame è scandaloso e Paesi invece che soffrono per sovra-alimentazione. Paradossi del mondo contemporaneo, in cui la gente è destinata a combattere contro l’obesità e la malnutrizione. In tutto questo bisogna considerare un terzo problema: il 30% del cibo prodotto (circa 1,3 miliardi di tonnellate l’anno) viene sprecato. È importante quindi elaborare politiche sostenibili in grado di far fronte a questo problema, considerando anche l’aumento demografico a livello mondiale: nel 2050 si stimano 9 miliardi di persone, che dovranno essere sfamate e dissetate.
I bambini, come sempre, sono l’anello più debole. Secondo i dati Oms, la malnutrizione è la causa di morte infantile nel 35 per cento dei casi nei paesi in via di sviluppo per i piccoli con meno di 5 anni. È importante tenere conto che i bambini che soffrono di malnutrizione sono circa 200 milioni. Dico circa, perché è impossibile fare una stima precisa, potrebbero essere molti di più. E i bimbi gravemente sotto peso hanno 9 volte più probabilità di morire rispetto a quelli alimentati correttamente.
La sana e corretta alimentazione
Si parlerà anche di sana e corretta alimentazione, perché se è vero che dall’altra parte del mondo le persone muoiono di fame, è anche vero che in Occidente quasi un terzo della popolazione è obesa o gravemente in sovrappeso. È fondamentale acquisire stili di vita compatibili con l’ambiente e con la nostra salute quanto prima. In questo contesto la Dieta Mediterranea, che da un anno è diventata patrimonio immateriale dell’umanità (bene Unesco), continua a essere la risposta giusta a molti dei problemi anticipati in questo post. Ma come passare questo messaggio? Il 56% degli italiani, per esempio, non conosce realmente e soprattutto non segue questo regime alimentare, che oltre a essere una dieta è una filosofia di vita.
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