Flora batterica e dieta, esiste un rapporto?

La prima cura antiage è l’alimentazione. Questo è quello che sostengono molto esperti, ma è davvero così? Le rughe si possono combattere mangiando chili di mirtilli o salmone? C’è una relazione davvero molto importante tra quello che consumiamo e l’età del nostro corpo. Non è una cosa cui si presta attenzione quotidianamente, ma è un dato scientifico. È per questo motivo che parliamo di un nuovo studio elaborato dai ricercatori della Washington University School of Medicine a St. Louis e dell’Istituto Superiore di Sanità.

Un corretto stile di vita, che ovviamente comprende una sana alimentazione e un po’ di movimento, aiuta la bellezza, ma anche la salute. Tempo fa abbiamo parlato della Nu Age, questa dieta che ha come obiettivo prevenire alcune malattie tipiche dell’invecchiamento. Ecco lo studio di oggi va a completare il discorso. Dopo un’analisi molto dettagliata è emerso che esiste un’associazione tra il tipo di dieta e l’ecosistema intenstinale.

Per entrare un po’ più nello specifico, i microorganismi intestinali degli animali carnivori si sono specializzati a degradare le proteine, mentre quelli degli erbivori si sono specializzati a sintetizzare aminoacidi. L’obiettivo è quindi quello di capire come la dieta in qualche modo condizioni la nostra flora batterica. Luigi Fontana, coautore dello studio e ricercatore presso l’Istituto Superiore di Sanità e la Washington University di St.Louis, ha commentato:

Abbiamo analizzato i campioni di feci di 18 individui che praticano un regime di restrizione calorica nella speranza di vivere più a lungo e in salute. Abbiamo scelto questi individui perché sappiamo che registrano meticolosamente tutti i componenti della loro dieta giornaliera e questo ci ha permesso di scoprire che il contenuto di proteine e di fibre nelle loro diete correla con la struttura e la funzione delle comunità microbiche che albergano nell’intestino umano.

Ma perché tutto questo è importante? La risposta è semplice: gli “inquilini” del nostro corpo influenzano il nostro metabolismo e ci possono proteggere da molte malattie come l’obesità, il diabete, ma anche il tumore.

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