I flavonoidi sono dei fantastici alleati per la salute, tanto che riducono drasticamente il rischio della malattia di Parkinson. La caratteristica principale è sicuramente la loro virtù antiossidante, quindi la capacità di mantenere le nostre cellule giovani, preservandole dai danni del tempo. Ma dove si trovano? Nel tè, soprattutto quello verde e rosso, nei frutti di bosco, nelle mele, nel vino rosso e nelle arance.
Come potete notare sono tutti prodotti che vengono sempre raccomandati all’interno di un’alimentazione sana ed equilibrata, le cui proprietà vengono anche sfruttate in cosmetica per realizzare prodotti antiage. Lo studio, firmato dai ricercatori dalla Harvard School of Public Health di Boston, è durato circa 20 anni.
Sono stati presi in esame quasi 50 mila donne e oltre 80 mila uomini. Dai risultati è emerso che il 20% del gruppo degli uomini che hanno consumato alimenti ricchi di flavonoidi mostrava una riduzione del 40% del rischio di sviluppare la malattia di Parkinson rispetto al gruppo che aveva consumato quantità ridotte di antiossidanti. Purtroppo nelle donne non è stata osservata la stessa reazione.
I flavoindi più efficaci sono quelli chiamati antociani, molto comuni nelle bacche. In questo caso, dobbiamo puntare su quei frutti dal colore rosso o blu, come il pompelmo rosso, le ciliegie, i ribes, i mirtilli, le melanzane, l’uva nera, le more, il sambuco e i lamponi. Questi hanno ridotto il rischio di Parkinson sia nelle donne sia negli uomini. Questo studio sarà presentato ad aprile all’American Academy of Neurology’s, perché davvero potrebbe rappresentare una svolta per la scienza. A tal proposito Xiang Gao della Harvard School ha commentato:
I nostri risultati suggeriscono che i flavonoidi, in particolare un gruppo chiamato antocianine, potrebbero avere effetti neuroprotettivi. Se sarà confermato, i flavonoidi potranno divenire un modo naturale e sano per ridurre il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson
[Fonte: LaStampa]