La linea che avrai nella primavera e nell’estate 2010 dipende da quello che fai adesso, a dicembre. Siamo in un periodo critico, perché d’inverno il metabolismo tende normalmente a rallentare: si tratta di un rallentamento fisiologico e naturale, dettato dai cicli della natura e dal clima più rigido. L’inverno è però anche un periodo di grande rinnovamento: si chiude la stagione autunnale, termina l’anno in corso, inizia l’inverno e incomincia un nuovo anno.
Per evitare di ritrovarti con qualche chilo in più a giugno, devi rinnovare adesso il metabolismo con un giusto ciclo di depurazione. In questo modo puoi sostenere i principali organi emuntori del tuo corpo: il fegato, i reni e l’intestino. Sono le tue stazioni di depurazione che normalmente ti aiutano a smaltire le tossine in eccesso e i prodotti di scarto del metabolismo. Ma ora rischiano di andare in tilt, complice sì il freddo e il grigiore dell’inverno, ma anche e soprattutto le abitudini di alimentari, i ritmi di vita frenetici, il carico di lavoro e di stress. Poi, come se non bastasse, tra poco arriveranno pandori, panettoni e torroni, che non sono proprio un toccasana per la silhouette.
Inizia a depurarti adesso, nei primi giorni di dicembre, utilizzando le erbe e i cibi anti scorie: avrai risultati immediati e duraturi. Uno stato di intossicazione si instaura tutte le volte che si verifica uno squilibrio tra il carico di nutrienti che introduciamo con l’alimentazione e la capacità del nostro metabolismo di elaborarli e di smaltire i prodotti di scarto. Quindi, l’intossicazione compare o perché il metabolismo rallenta (come può avvenire “fisiologicamente d’inverno oppure quando introduciamo alimenti poveri di vitamine, fibre e sali minerali) o perché il carico di lavoro cui esso è sottoposto aumenta (come succede quando si stramangia durante le feste).
A sua volta, l’intossicazione comporta un ulteriore rallentamento del metabolismo, e così si entra in un circolo vizioso. Metabolismo lento e intossicazione sono collegati a gonfiore e sovrappeso. Infatti, le scorie che il metabolismo non riesce più a smaltire tendono ad accumularsi nel fegato, nel sangue e nei tessuti mesenchimali (connettivi) periferici. I primi segnali sono sonnolenza, gonfiore alla pancia, problemi digestivi, stitichezza. Successivamente si può arrivare a fegato ingrossato e dolente, cellulite, dermatiti. Alla lunga tale condizione può sfociare in infiammazioni profonde (artriti, per esempio) e in alterazioni della chimica del sangue (come l’aumento degli enzimi del fegato).
La depurazione consente di interrompere questo circolo vizioso agendo sul livello di intossicazione e sui tre apparati deputati alla depurazione: il fegato, i reni e l’intestino. I sintomi di un fegato che sta lavorando troppo e male, oltre a cattiva digestione, alito pesante e dolori nella parte alta dell’addome, sono la tendenza ad accumulare più grasso del normale e in maniera rapida (anche 2 chili alla settimana), sopratutto sui fianchi. Questo tipo di adipe può essere eliminato depurando la ghiandola epatica.
La stipsi e l’irregolarità intestinale sono tra le prime cause del soprappeso e dei gonfiori che ci fanno sentire pesanti. La scarsità di fibre, di vegetali freschi e di acqua nella dieta invernale favorisce e peggiora la pigrizia dell’intestino e fa dilatare l’addome. I reni sono responsabili della depurazione del sangue e dell’eliminazione delle scorie acide attraverso le urine: se quest’azione di drenaggio non è abbastanza efficace, le tossine restano in circolo, infiammano i tessuti e favoriscono la formazione di ristagni e di infiammazioni che compromettono il metabolismo.