Le fave fanno parte dalla famiglia delle leguminose, e crescono all’interno di baccelli lunghi mediamente 20 cm. Sono composte quasi totalmente da acqua, e in minima parte da carboidrati, proteine, e fibre. Sono ricche di sali minerali, quali calcio, sodio, ferro, fosforo, selenio, potassio, zinco, magnesio e di vitamine del gruppo B. Le fave, inoltre, è una buona fonte di aminoacidi come arginina, tirosina, alanina e triptofano.
Fave calorie e valori nutrizionali
Calorie: 71 Kcal
Proteine: 5.47 g
Grassi: 0.22 g
Fibre: 3.7 g
Carboidrati: 12.41 g
Acqua: 80.32 g
Minerali
Calcio: 26 mg
Sodio: 453 mg
Fosforo: 79 mg
Potassio: 242 mg
Ferro: 1 mg
Magnesio: 32 mg
Zinco: 0.62 mg
Rame: 0.109 mg
Manganese: 0.288 mg
Selenio: 1.8 mcg
Vitamine
Vitamina A, IU: 10 IU
Vitamina A, RAE: 1 mcg_RAE
Tiamina (Vit. B1): 0.02 mg
Riboflavina (Vit. B2): 0.05 mg
Niacina (Vit. B3): 0.96 mg
Acido Pantotenico (Vit. B5): 0.119 mg
Piridossina (Vit. B6): 0.045 mg
Folato alimentare: 33 mcg
Folato, DFE: 33 mcg_DFE
Folati, totali: 33 mcg
Acido ascorbico (Vit. C): 1.8 mg
Fave proprietà benefiche
Tra tutti i legumi le fave sono quelli meno calorici, a fronte di un alto potere nutritivo. Grazie alla ricchezza di fibre alimentari sono alleate preziose dell’intestino, inoltre, la vitamina C presente permette l’assorbimento del ferro contenuto nelle fave stesse. Questi legumi, infatti, sono particolarmente indicati per chi soffre di anemia. Inoltre, sembra anche che siano in grado di alzare i livelli di dopamina nel cervello, una sostanza impiegata in alcuni faramaci per la cura del morbo di Parkinson.
Fave fresche e fave secche
Le fave fresche vengono mangiate così come sono, sono ottime ad esempio come contorno o accompagnate da salumi, formaggi e pane, squisite anche arrostite. Quelle secche, invece, prima di essere consumate vanno bollite senza l’ammollo, durante la cottura, infatti, si ammorbiscono fino a diventare una crema, e si consumano con le verdure amarognole, come la catalogna o la cicoria. Per alcuni soggetti, tuttavia, le fave causano effetti nocivi, per le persone che soffrono di favismo, infatti, non sono indicate.