Come scegliere e applicare i fanghi anticellulite

È questa la stagione per prepararsi alla prova costume. Gli esperti di settore sostengono che per arrivare in forma all’estate (o almeno recuperare la forma) sia necessario mettersi all’opera entro aprile. La lotta ai chili di troppo e alla cellulite è una guerra che non si può combattere rapidamente. Impossibile parlare quindi di trattamenti anticellulite, senza menzionare i fanghi, che intervengono sul tessuto adiposo stimolando la circolazione.

Come scegliere i fanghi

 

In linea di massima sono dei prodotti realizzati con due ingredienti acqua e argilla. In molti casi, trovate in vendita solo l’argilla (in polvere) e poi a casa dovete realizzare, aggiungendo dell’acqua, l’effetto crema da spalmare sulle gambe. La scelta del fango deve dipendere dalla qualità dell’argilla. Se invece cercate dei fanghi specifici per la cellulite, all’interno del prodotto c’è quasi sempre un terzo ingrediente, che sono le alghe. Come sapete esistono alghe di numerosi tipi e quelle più efficaci sono raccolte nei fondali marini in Bretagna e in Giappone.  Si dice che qui siano particolarmente ricche di sali minerali e vitamine.

Funzione e applicazione dei fanghi

I fanghi lavorando a due livelli, sulla zona desiderata: fuori e quindi sull’epidermide, rimuovendo le cellule morte e donando una sorta di effetto seta, e poi dentro. In quest’ultimo caso, rendono la cute più tonica, favorendo la circolazione, l’ossigenazione cellulare e migliorando la ritenzione idrica. In linea di massima, i fanghi anticellulite si applicano sulle gambe (glutei e cosce), sulla pancia e anche sulle braccia (per eliminare l’effetto tendina).  Il consiglio è quello di fare questo trattamento in bagno, usando delle vecchie salviette, perché tende a sporcare moltissimo. Per applicare i fanghi avete bisogno solo delle mani. Cercate di stenderli massaggiando la zona molto delicatamente, magari facendo dei movimenti circolari.

Per essere sicuri che questo prodotto serva, avete bisogno di tempo. Non è quindi la soluzione opportuna per un trattamento rapido prima di andare in ufficio. Una volta applicati, la maggior parte delle donne si avvolge nella pellicola trasparente. Per quale motivo? In teoria dovrebbe aumentare il calore e quindi aumentarne anche l’efficacia, inoltre, come abbiamo detto prima i fanghi sporcano e la pellicola aiuta a evitare di imbrattare ovunque. Dopo almeno 30 minuti (ma alcuni ne richiedono anche 60) avrete la sensazione di pizzichìo, soprattutto se sono fatti di argilla pura. Non preoccupatevi, è abbastanza normale.  Certo, prima di qualsiasi applicazione verificate di non esserne allergiche.

Per rimuovere il prodotto, si consiglia di sedersi sulle spalle della vasca da bagno e utilizzare la doccetta manuale per sciacquare la zona interessata. Dovete eliminare ogni residuo, quindi aiutatevi con una spugna (possibilmente morbida). L’acqua in questo caso ha un ruolo davvero molto importante: per riattivare la circolazione bisognerebbe utilizzare quella fredda. Se per voi è troppo o ne siete infastiditi, alternate freddo a tiepido (mai caldo). Dopo aver rimosso ogni strato di argilla (sarà un lavoro un po’ lungo perché durante l’applicazione sarà seccata creando una sorta di crosta), asciugatevi con una salvietta e spalmate della una crema molto idratante. I fanghi di argilla con il loro effetto peeling tendono a seccare la cute, quelli d’alga decisamente meno.

Fanghi di alga Guam

Abbiamo sentito parlare tutti almeno una volta dei fanghi Guam, perché sono i più famosi a uso estetico e quelli anche più consigliati. La caratteristica di questi prodotti è proprio l’alga, raccolta tra la primavera e l’estate sui fondali marini. In questo periodo le alghe sono nuove e soprattutto maggiormente vitali. Dopo la raccolta, vengono essiccate e areate al sole per almeno 3 giorni. In questi vegetali si concentrano fino a 50 mila volte le proprietà dell’ambiente marino. Questo almeno il mito dell’alga Guam. Per quanto riguarda l’applicazione, le modalità solo le stesse dei fanghi meno noti, quindi mettete in conto di sporcarvi e di sporcare il vostro bagno. Invece, i risultati sembrano ottimi: i test di applicazione, infatti, dimostrano effettivi miglioramenti tra i 15 e i 90 giorni di trattamento.

Photo Credits| Thinkstock

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