L’estratto di foglie di ulivo combatte l’obesità

L’estratto di foglie di ulivo, sfruttato popolarmente da millenni per le sue virtù naturali che sembrano contrastare l’ipertensione, oltre a prevenirla, pare che svolgano un ruolo importante anche nella lotta contro l’obesità. Lo studio in questione, eseguito su modello animale, è stato basato sugli effetti che l’estratto di foglie d’ulivo può avere sulla sindrome metabolica. Per portare avanti lo studio un gruppo di topi sono stati alimentati con una dieta ricca di grassi per un periodo di due mesi.

Al termine del periodo di dieta, tutti i topi avevano sviluppato la sindrome metabolica, una situazione clinica definita ad alto rischio cardiovascolare poiché comprende una serie di fattori di rischio e sintomi contemporanei, tra cui obesità, diabete ecc. Successivamente gli animali sono stati suddivisi in due gruppi, il gruppo di controllo e il secondo gruppo a cui è stato somministrato l’estratto di foglie d’ulivo per altri due mesi.

Finito il periodo di trattamento i topi del gruppo che avevano assunto regolarmente l’estratto d’ulivo hanno mostrato un significativo miglioramento a livello cardiovascolare e al fegato, con una diminuzione evidente dei sintomi tipici della sindrome metabolica e una perdita di peso, rispetto ai topi del gruppo di controllo. La dott.ssa Lindsay Brown dell’University of Southern Queensland, in Australia, che insieme ad un team di ricercatori ha condotto questo curioso studio, ha affermato che l’estratto di foglie d’ulivo ha portato alla perdita di peso anche grazie soprattutto alle sue virtù antinfiammatorie.

Sembra strano, eppure è così. Il rapporto tra gli antiinfiammatori e la perdita di peso è oggetto di rumorosi studi conosciuti in tutto il mondo. Non a caso l’aspirina, la curcuma e il tè verde sembrano influire sulla perdita di grasso corporeo. I risultati dello studio realizzato sulle foglie di ulivo, però, hanno superato ogni aspettativa e hanno sortito effetti significativi. E’ possibile leggere i risultati di questo studio sfogliando le pagine della rivista scientifica American Journal of Nutrition.

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