Continuano le scoperte scientifiche sulle proprietà benefiche delle piante; questa volta è il turno del Carrubo, una pianta spontanea sempreverde diffusa nel bacino del Mediterraneo che, secondo una recente scoperta, possiederebbe delle proprietà antibatteriche utili nel trattamento di alcune intossicazioni alimentari, tra le quali quelle causate dalla listeria.
Il Carrubo è una pianta famosa per i suoi frutti, le carrube, appunto, e per i suoi semi usati come surrogato del cacao; adesso, grazie allo studio condotto dal Dipartimento di Scienze Ambientali, Agrarie e Biotecnologie Agroalimentari dell’Università di Cagliari pubblicato sul “Journal of Agricultural and Food Chemistry”, si aggiunge un’altra peculiarità a quelle già note della pianta: l’estratto ottenuto dalle foglie del Carrubo possiede delle importanti proprietà antibatteriche, utili in caso di intossicazioni alimentari.
Tra le intossicazioni alimentari che potrebbero essere combattute con l’estratto di foglie di Carrubo c’è la listeriosi, la grave intossicazione alimentare provocata dal batterio della listeria che si contrae mangiando alimenti di origine alimentare contaminati da questo organismo. Generalmente, la listeriosi viene trattata con gli antibiotici, ma nella maggior parte dei casi questo trattamento non basta e l’intossicazione si rivela addirittura letale.
Il team di medici che ha condotto la ricerca ha scelto il Carrubo proprio per le sue proprietà antibatteriche e dai test effettuati in laboratorio è emerso che l’estratto di foglie di questa pianta è stato in grado di inibire la crescita di diversi batteri compresa la listeria. Adesso i risultati dello studio dovranno essere replicati osservando gli effetti dell’estratto sui principali alimenti che possono essere contaminati dai batteri, come la carne, il pesce e i formaggi.
Nel frattempo, per scongiurare il rischio di listeriosi e di altre intossicazioni alimentari dovute a germi nocivi, i medici consigliano di cuocere bene gli alimenti: la cottura, infatti, sarebbe in grado di uccidere i batteri.
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