Mangiare per educazione. Vi è mai capitato? Quante volte non avete rinunciato al cioccolatino, alla festa di torta o magari anche al bis per non dispiacere il vostro amico cuoco o comunque la persona che vi ha invitato a pranzo. Purtroppo è un errore che si commette spesso e che segna notevolmente la linea.
Come abbiamo ripetuto molte volte, l’alimentazione è legata a doppio filo con la cultura delle persone. I gusti, i modi in cui ci si mette a tavola o si affrontano i pasti fanno parte della tradizione di ogni famiglia.
Il cibo, inoltre, è un mezzo di convivialità: ritrovarsi per la cena è una scusa per passare del tempo insieme e parlare. Sicuramente farlo apprezzando delle ottime vivande, rende l’atmosfera più rilassata e piacevole.
Tutto questo ha un impatto sulla nostra dieta? Ovviamente sì. Perché se da un lato avere pasti regolari e condividerli in famiglia è sicuramente uno strumento autocontrollo e per regolarsi, dall’altro essere ospiti può, invece, spingere a mangiare di più. Lo hanno verificato gli esperti della Case Western Reserve University di Cleveland in Ohio (Usa). la stessa dinamica, spesso, avviene anche in un bar o in un locale.
Non è carino ordinare un piatto solo: al ristorante ci vogliono almeno due portate. E se non ne avete voglia? Bisogna sforzarsi un po’ di più. Julie Exline, psicologa alla Case Western Reserve, ha commentato:
Coloro che mangiano troppo, per piacere agli altri tendono a rimpiangere le proprie scelte in seguito. Non ci si sente bene a cedere alle pressioni sociali. Le persone sociotropy sentono maggiormente la pressione nel dover mangiare quando credono che questo loro mangiare aiuti un’altra persona a sentirsi più a suo agio.
Con sociotropy, l’esperta definisce così quelle persone che sentono maggiormente la pressione sociale e questo stato di disagio può influenzare, negativamente, le abitudini alimentari.
[Fonte| Corriere]
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