Impegnarsi tanto in una dieta sperando di perdere peso e nulla. Neanche un chilo. Oppure vedere le prime settimane l’ago della bilancia abbassarsi, per poi tornare a crescere senza sosta. Come mai? Quali sono i principali errori che causano il fallimento di una dieta? Purtroppo sono davvero numerosi e il primo è la mancanza di costanza. Spesso s’inizia un regime dimagrante e si perde di vista l’obiettivo dopo pochi giorni sia per eccesso di positività (magari si sono ottenuti subito risultati eccellenti) sia per mancanza di ottimismo (tanta fatica e ancora niente). Il metabolismo ha bisogno di tempo per reagire correttamente.
Un altro errore diffuso è quello di seguire diete troppo rigide e magari farne diverse nel corso dell’anno. Può sembrare strano ma ridurre eccessivamente le calorie rallenta il metabolismo e non aiuta a bruciare i grassi, ma fa solo sentire più deboli e affaticati. Probabilmente si tende anche a dimagrire, ma quella che perdiamo non è massa grassa, ma magra.
Mangiare in modo sregolato, agli orari più assurdi non è un bene. Fare i turni implica una mancanza di regolarità: il corpo umano è una macchina, con cicli ben precisini sonno-veglia e vanno rispettati: non più di due spunti al giorno e possibilmente light e a base di frutta, 3 pasti (colazione, pranzo e cena). Bisogna dare al fisico almeno 2/3 ore di tempo tra la cena e il riposo notturno, per favorire la digestione.
Non fissate mai degli obiettivi impossibili: il dimagrimento deve essere un processo lento e graduale. Non potete stabilire devo perdere 5 chili in 10 giorni, ma tra sei mesi vorrei arrivare ad aver perso una decina di chili. Per fare questo percorso, potete affidarvi a un dietologo. È infatti sbagliato pensare di utilizzare dieta standard magari ritagliate da qualche giornale.
Tra gli errori più comuni inoltre ci sono quelli di bere poco, di saltare la colazione, di mangiare cibi pronti o take away in cui è impossibile calcolare le calorie ed eliminare una sostanza nutritiva, dai latticini ai carboidrati, pensando che quello sia la ragione della nostra sedentarietà. Aggiungiamo infine: condurre una vita sedentaria.
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