L’eritema è un’infiammazione della pelle caratterizzata da un arrossamento a chiazze con zone in rilievo, ed è spesso accompagnato da una sensazione di bruciore mista a prurito, che prende il nome medico di “cociore”; di solito questa dermatite colpisce le persone più predisposte e si presenta dopo le prime esposizioni al sole.
A provocare l’eritema è il calore dei raggi solari, e quindi il primo consiglio è quello di non esporsi nelle ore più calde della giornata, cioè dalle 12 alle 16,30.
Contro il rossore giovano le proprietà della calendula, pianta preziosa per i suoi pigmenti flavonici e per l’azione sinergica dei suoi principi attivi dall’effetto antinfiammatorio; è un rimedio a cui si può ricorrere in pomata ma anche per uso interno: 20 gocce due volte al giorno. In alternativa, una pianta utile e dalle proprietà curative può essere la bardana: 20 gocce due volte al giorno, oppure le proprietà rinfrescanti e antirossore di malva e menta, efficaci per infusi da bere due volte al giorno.
Per contrastare il prurito è efficace la piantaggine, una pianta a cui ricorrere per impacchi da applicare nel corso della giornata sulle parti più colpite. Alleviano il prurito e il senso di fastidio anche la menta e l’ontano nero, due piante a cui ricorrere anche insieme per infusi da bere due volte al giorno.
Attenzione, però: l’uso delle erbe mediche e sconsigliato ai bambini e alle donne in gravidanza o in allattamento. Un rimedio per tutti? L’amido, una sostanza che penetra nella pelle e aiuta i vasi sanguigni a restringersi, eliminando buona parte della sensazione di fastidio; l’amido si può aggiungere in polvere all’acqua tiepida della vasca per bagni rinfrescanti.
Sono utili anche gli impacchi che si possono praticare con alimenti ricchi di amido; basta applicare, per circa mezz’ora, sulla parte colpita fettine di patate o di banane, o ancora, mollica di pane bagnato in acqua. La fitoterapia, infine, consiglia anche il succo rinfrescante di cetriolo o un battuto di foglie di lattuga.