Vi sarà senz’altro capitato di sentir dire che in seguito ad una dieta dimagrante le dimensioni dello stomaco si riducono; vi sarete certamente anche chiesti se tale affermazione risponde al vero o si tratta solo di una diceria. Bene, proprio di questo argomento, lo apprendiamo da La Stampa, si è occupato di recente il New York Times; secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense infatti un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio proprio per valutare in che modo ridurre la quantità di cibo ingerita influisca sulle dimensioni dello stomaco.
Nel corso della ricerca, condotta presso il Dipartimento di Medicina e Psichiatria del St. Lukes-Roosevelt Hospital della Columbia University, un campione di uomini e donne obese è stato suddiviso in due gruppi: un primo gruppo mangiava liberamente, l’altro è stato sottoposto a una dieta fortemente ipocalorica (meno di 1.000 calorie al giorno) per la durata di quattro settimane; al contempo la capacità dello stomaco di ciascuno di essi era stata misurata mediante l’utilizzo di palloncini di lattice.
Dalle analisi condotte successivamente gli studiosi hanno osservato una riduzione della capacità gastrica compresa tra il 27% e il 36% nei soggetti appartenenti al gruppo sottoposto a dieta rigida, mentre non si registrava nessuna variazione delle dimensioni dello stomaco nelle persone appartenenti al gruppo di controllo, coloro cioè che avevano mangiato cibo nella quantità desiderata.
Lo studio dimostra quindi che mangiare meno riduce le dimensioni dello stomaco mentre il contrario non sembrerebbe accadere: quando si ingerisce una maggiore quantità di cibo cioè le dimensioni dello stomaco rimangono invariate. Tuttavia, un altro studio, condotto sempre alla Columbia University nel 2001, aveva rilevato un aumento della capacità gastrica anche nei mangiatori compulsivi occasionali normopeso addirittura maggiore che nelle persone obese, dimostrando che anche le abbuffate saltuarie possono “allargare lo stomaco”.