Perdere peso può essere veramente una sofferenza, soprattutto quando l’ago della bilancia tende a non calare nonostante il digiuno più forzato. Nella dieta concorrono diversi aspetti, uno è di carattere fisico, l’altro psicologico. Già, perché anche la mente, ha un ruolo molto importante e influenza il nostro appetito e rapporto con il cibo. Ecco perché oggi parliamo di “Dimagrire senza dieta”, un saggio scritto da uno psichiatra e non da un nutrizionista.
L’autore è il celebre Raffaele Morelli, noto volto televisivo perché spesso ospite in trasmissioni popolari della Rai e di Mediaset. Da anni dirige l’istituto Riza, che si occupa di ricerca e pubblica la rivista Riza Psicosomatica. Da meno di un mese è uscito nelle librerie la sua ultima fatica, “Dimagrire senza dieta”, che analizza l’aspetto psicologico delle persone che tendono a ingrassare nonostante svolgano una dieta con determinazione o almeno con la voglia di perdere peso.
È sicuramente un problema che tocca da vicino molte persone. In quanti hanno cambiato dietologo perché non hanno ottenuto i risultati sperati? Secondo Morelli la risposta è la mente. È lei che governa il nostro fisico e le nostre emozioni. Si possono raggiungere i risultati posti all’inizio di un regime, solo, con i giusti propositi e la determinazione. Non basta il semplice “voglio dimagrire”. Ci vuole di più, come una persona da amare o il desiderio di trovare un lavoro soddisfacente.
Lo psichiatra sostiene che sotto una forma fisica appesantita c’è di solito un problema legato alla soddisfazione: il grasso nasconde i desideri e ciò che non si è riusciti a realizzare. Propone così un approccio di carattere psicosomatico che pone al centro di tutto la testa e dovrebbe aiutare a far ritrovare la gioia e la voglia di vivere. Insomma, la dieta da sola non basta e forse a volte non è la reale risposta al problema.
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