La pietra ollare è conosciuta soprattutto in Piemonte, Valtellina e Friuli, e permette di grigliare e cuocere in modo del tutto naturale. Si può considerare, infatti, un metodo di cottura dietetico, poiché gli alimenti si cuociono in modo uniforme senza olio, né sale. La pietra ollare, così chiamata perché anticamente utilizzata per la costruzione delle olle (recipienti) è una roccia che somiglia alla giada, anche se più polverosa.
Caratteristiche della pietra ollare
La pietra ollare, conosciuta anche con il nome di steatite, è solitamente di colore verde, ma è diffusa anche nei colori rosso e verde chiaro. Possiede particolari proprietà termiche.
- Trasmette il calore in modo uniforme, cuocendo gli alimenti in maniera integrale (non solo attraverso il fondo).
- Conserva a lungo il calore accumulato.
- Non rilascia sostanze residue poiché è immune all’azione degli acidi alcalini, esaltando il sapore del cibo, conservandone al tempo stesso le qualità organolettiche.
- Resiste a temperature altissime (fino a 800°C).
- Consente un buon risparmio energetico perché una volta raggiunta la temperatura ottimale, basta una fiamma lieve per mantenerla costante.
- Non s’impregna degli alimenti poiché è antiaderente ed è quindi inodore.
- Resiste al freddo. Gli alimenti possono essere conservati in frigo nella pentola di cottura.
La pietra ollare, essendo porosa, è ideale per la cottura di carne e pesce, ma anche di piadine e pizze. Il sapore è sano e naturale.
Come utilizzare la pietra ollare
La pietra ollare va usata con attenzione, soprattutto al primo utilizzo. Occorre, infatti:
- Lavarla con acqua salata e asciugarla in modo accurato.
- Ungerla con olio vegetale da ambo i lati e farla riposare per almeno 24 ore.
- Scaldare gradualmente per impedire la formazione di crepe.
Anche dopo il primo utilizzo è bene scaldare la pietra lentamente iniziando con un calore minimo e alzando poco a poco sino al raggiungimento della temperatura massima (si verifica facilmente facendo cadere 1 goccia d’aceto, che deve evaporare istantaneamente). Ricordate, inoltre, di non lavare mai la pietra con detersivi, essendo porosa, infatti, assorbirebbe le sostanze chimiche e le rilascerebbe durante la cottura. Per pulirla basta usare un panno imbevuto di aceto e un raschietto quando è ancora tiepida.
Ricette per cucinare con la pietra ollare
Petto di pollo al radicchio
Ingredienti
(dosi per 4 persone)
- 500 g di petto di pollo (a fette)
- 2 cespi di radicchio (lungo)
- 1 porro
- Prezzemolo q.b.
- Olio extra vergine di oliva q.b.
Preparazione
- Fate riscaldare la pietra ollare e nel frattempo preparate un trito con il porro e il prezzemolo.
- Tagliate il radicchio nel senso della lunghezza.
- Passate le fettine nel il trito del porro e prezzemolo, salate e fate cuocere sulla pietra insieme al radicchio.
- Adagiate il pollo su un vassoio, copritelo con il radicchio e condite un filo di olio.
Peperoni alla roccia
Ingredienti
- Peperoni (1 a testa)
- Olio extra vergine d’oliva q.b.
- Aglio q.b.
Preparazione
- Pulite i peperoni e svuotali dai semi e dalle coste.
- Nel frattempo fate riscaldare la pietra ollare per 15 minuti e tagliate i peperoni in 4 parti.
- Passateli sulla pietra e girateli spesso. Sono buoni anche se un po’ bruciacchiati.
- Dopo la cottura affettare i quarti in strisce più piccole e condite con olio e aglio a pezzetti, rigirando bene prima di servire come contorno.
Piadina cotta su pentola in pietra ollare
Ingredienti
(dosi per 6 piadine)
- 800 g di farina 0
- 400 ml di acqua
- Un pizzico di bicarbonato
- Un pizzico di sale
- 6 cucchiai di olio extra vergine di oliva
Preparazione
- Mettete la farina su una spianatoia e fate un buco al centro.
- Aggiungete l’olio, il bicarbonato, l’acqua tiepida e il sale.
- Impastate energicamente fino a quando l’impasto non risulterà elastico.
- Fatelo riposare per 15 minuti. Poi dividetelo in 6 palline e stendete l’impasto aiutandovi con un mattarello.
- Fate riscaldare la pentola in pietra ollare (richiede circa 15 minuti) e fate cuocere la piadina da entrambi i lati.
- Farcite a piacere. Sono ottime anche dolci, magari con una bella marmellata senza zuccheri.
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