L’unico modo per seguire una dieta efficace è farsi studiare un piano alimentare da un esperto, in modo tale che sia personalizzata. La stessa dieta non può andar bene a chiunque. Questo è un dato di fatto ed è anche un’assurdità pensarlo. Oltre a considerare peso, altezza e stile di vita, bisogna prendere in considerazione anche le patologie. A questo punto è bene considerare i colori degli alimenti che incidono più o meno su un organo e i sapori.
Queste considerazioni sono raccolte nel saggio “Dietetica Cinese” edito dalla Casa Editrice Ambrosiana di Lucio Sotte, con Massimo Muccioli, Margherita Piastrelloni, Annuncio Matrà, Attilio Bernini, Emanuela Naticchi.
I cibi di colore bianco appartengono all’elemento Metallo e dirigono la propria azione sul polmone (aglio, cipolla, porri, ravanelli ecc). Masticare prodotti duri, di consistenza simile al legno e ai noccioli di frutto, stimola l’elemento Legno. […] Masticare prodotti molto umidi, di consistenza molle, stimola l’elemento Acqua,
Ha spiegato Margherita Piastrelloni. E non è l’unica considerazione da tenere in mente quando consumiamo dei cibi. Quante volte avete mangiato un prodotto per il suo principio attivo? Ma siete sicuri di aver mangiato la parte giusta?
Se vogliamo mangiare una carota, dovremmo mangiarla dalla cima sino alla radice, perché, se ne mangeremo solo una parte, otterremo degli effetti che non sono propri di tutta la carota, ma solo di una parte. Portando all’eccesso questo ragionamento, se togliamo dalla carota una sostanza e la concentriamo, otteniamo un concentrato di vitamina A o carotene, che non è più carota.
Alla base di questo ragionamento c’è ovviamente una riflessione sul modo in cui mangiamo: l’industria alimentare ha snaturato i cibi. Ci riduciamo spesso a mangiare prodotti in eccesso, che a lungo possono rivelarsi dannosi. Se volete approfondire il tema della dietetica cinese, affascinante quanto complesso, leggete con attenzione il saggio, ottimo spunto di partenza.