Le diete dimagranti possono essere rischiose per la salute. Lo abbiamo detto diverse volte che seguire regimi molto rigidi, magari senza l’aiuto di un nutrizionista, può essere pericoloso, perché si possono creare delle carenze nutritive gravi o danneggiare il funzionamento del metabolismo. A lanciare l’allarme, in quest’ occasione, è dell’Agenzia di sicurezza sanitaria alimentazione, ambiente e lavoro (Anses) della Francia che in un uno studio ha messo in evidenza i danni che possono provocare alcune diete.
Il dito è stato puntato verso le note Atkins, Dukan, Montignac, Weight Watchers. Tutte, secondo gli esperti francesi, comportano uno squilibrio importante a livello di vitamine, di minerali e dei macronutrienti (lipidi, glucidi e proteine). L’Anses sostiene, inoltre, che nell’80% delle diete l’assunzione di proteine è superiore all’apporto consigliato. E che nel 95% dei casi, dopo aver seguito questi piani di dimagrimento, le persone tendono a riacquistare subito peso.
Ma quali sono i principali rischi alla salute? Come appena detto, l’esagerata assunzione di proteine e di lipidi, come le carenze di vitamine e di fibre, possono compromettere la salute. Seguire in modo ossessivo le diete può contribuire a sviluppare disturbi alimentari, le restrizioni ripetute possono provocare l’osteoporosi e fratture alle ossa. Nelle giovani, problemi all’ovulazione. Ecco dieta per dieta i principali problemi:
- Dieta Atkins: in questo regime l’assenza di fibre (10 volte inferiore) può contribuire allo sviluppo del tumore al colon. È molto debole l’apporto di ferro, calcio e magnesio, mentre si assumono troppo sodio e troppe proteine. Si possono sviluppare potenziali effetti negativi su reni e fegato.
- Dieta Dukan. In questo caso l’eccesso di sodio può contribuire a un aumento della pressione arteriosa e al rischio delle malattie cardiovascolari. E ancor più grave, è stata messa in correlazione a probabili sui reni, rischi di tumori al colon e aterotrombosi.
- Dieta Fricker. È una dieta iperproteica e ipercalorica, come i regimi di questo genere sono pesanti per il fegato e invece favoriscono la carenza di ferro, calcio e vitamina C nella fase 3.
- Dieta Montignac. È spesso additata come negativa quest’alimentazione perché contribuisce all’ assunzione di “glucidi cattivi” per due mesi (es. pane bianco). Carenza di ferro per le donne, di fibre, di calcio, di magnesio e vitamine D.
- Lemon detox o dieta disintossicante al limone. È iperglucidica e estremamente ipocalorica (solo 574 kcal al giorno contro le 1.800 consigliate per le donne e le 2.200 per gli uomini). E comporta carenze in ferro, calcio, sodio, lipidi e proteine.
L’Anses mette al bando anche le diete per i bambini, che possono disturbare la crescita normale, e alle quale si ricorre per una “drammatizzazione” dell’obesità infantile che impone restrizioni alimentari non giustificate.
[Fonte: Corriere]