Le diete “classiche” sono le più efficaci per dimagrire

diete classiche per dimagrirePer prepararsi alla prova costume o ritornare in forma in vista della belle stagione si provano proprio di tutte, soprattutto in termini di diete, settore molto prolifico in fatto di novità. Farsi tentare dall’ultima dieta che promette miracoli, però, non è una buona idea, anzi, in alcuni casi può addirittura nuocere alla salute; molto, meglio, quindi, rivolgersi a un medico oppure seguire una dieta, per così dire, classica.

Le ultime novità in fatto di dieta sono spesso prive di fondamenti scientifici, sbilanciate dal punto di vista nutrizionale e, talvolta anche pericolose, come si evince dai risultati di una ricerca condotta da un gruppo di scienziati americani del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston e pubblicata sul Journal of Preventive Medicine.

Lo studio è stato condotto esaminando i dati di oltre 4mila persone obese, grazie alle quali i ricercatori hanno potuto rendersi conto che le “diete classiche”, ossia quelle che prevedono solo una riduzione di grassi e calorie e un’attività fisica costante, permettono di perdere più peso rispetto ai regimi alimentari più strani e improbabili.

Secondo i dati raccolti dai ricercatori americani, tra i vari metodi per perdere peso adottati dai pazienti esaminati c’erano diete che prevedevano l’assunzione di meno grassi o di meno carboidrati, programmi dietetici specifici e, infine, seppur in minoranza, l’assunzione di farmaci prescritti dal medico. Tutti i metodi seguiti dai pazienti hanno avuto un risultato a sé ma, in generale, i ricercatori hanno potuto osservare che coloro che si limitavano ad assumere meno grassi e calorie e a fare attività fisica, riuscivano a perdere più peso rispetto agli altri.

In ogni caso, come più volte vi abbiamo sottolineato anche qui su Dietaland, non lasciatevi tentare dal fai da te e dall’ultima dieta delle star che promette perdite di peso fulminee: una dieta dovrebbe essere sempre personalizzata e, soprattutto, prescritta da un esperto.

 

[Fonte]

Photo Credit: Thinkstock

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