Molte donne prima del ciclo soffrono di sindrome premestruale. Come si manifesta? Con dolori alla testa, sbalzi d’umore, tensione al seno, ritenzione idrica e senso di gonfiore. Ci sono signore che vivono queste giornate con forte stress emotivo e altre invece che avvertono la un po’ di depressione (vi è mai capitato di piangere per sciocchezze?). Per migliorare e soprattutto per attuare questo disturbo, è possibile aiutarsi con la dieta.
Ci sono dei cibi, infatti, che possono agire sui singoli problemi. Nella settimana che precede il ciclo si consiglia di consumare una dieta prevalentemente iposodica. Per quale motivo? Per contrastare la ritenzione idrica e quel senso di gonfiore, alle volte soffocante. Evitate quindi di salare troppo il cibo, di mangiare insaccati, prodotti affumicati, formaggi stagionati e i prodotti da forno.
Il regime alimentare deve essere anche povero di grassi, ma ricco di legumi, frutta e verdura, che sono ricche di vitamine, antiossidanti e soprattutto di sali minerali. In questo modo si favorisce la diuresi e ovviamente si ristabilisce l’equilibrio idrico del corpo. Si consigliano inoltre di bere molte tisane, con effetto diuretico, come quelle a base di betulla, o di protezione del microcircolo, a base di frutti di bosco, prugne, ecc.
Se soffrite di depressione è utile assumere lenticchie, germe di grano, soia, verdure quali spinaci, cavoli, pinoli, noci e pistacchi, che agiscono sui livelli di serotonina, endorfine e vitamina b6. Se il problema, invece, sono gli inestetismi cutanei (macchie o foruncoli), consumate prodotti ricchi di vitamina C, come kiwi, agrumi, pomodori e peperoni. Anche lo zinco può essere d’aiuto ed è contenuto nei semi di lino, nei germogli di soia, nei frutti di mare, nelle arachidi, nelle nocciole, nel tacchino e nel fegato.
Un altro problema potrebbe essere la tensione muscolare, che si manifesta con crampi, soprattutto notturni. Aiutatevi con qualche integratore a base di magnesio e mangiate cibi ricchi di acidi grassi omega 3, come il pesce, e potassio, come le banane.
Photo Credit| ThinkStock