Laura Pausini, l’avrete sicuramente notato, è in splendida forma, ha perso, infatti, ben 16 chili. Qual è il segreto? Tutto merito della dieta dimagrante Sdm, che a detta della cantante, non è troppo faticosa da seguire. Si tratta essenzialmente di una dieta proteica messa a punto dal Professor Blackburn dell’Università di Harvard in Ameridca negli anni ‘70, che consente di dimagrire rapidamente (è possibile perdere dai 7 ai 9 Kg al mese), seguita scrupolosamente dal medico.
Fasi della dieta Sdm
La dieta Sdm prevede un programma dietetico completo, dalla perdita di peso al mantenimento dello stesso, e si può suddividere in 3 fasi: il dimagrimento, il regime di transizione, e l’equilibrio alimentare.
La dieta proteica classica permette un dimagrimento più rapido e si basa sull’introduzione di proteine ad alta qualità biologica che obbliga l’organismo ad utilizzare i propri grassi come fonte di energia. Nel corso della dieta, certe verdure sono permesse a volontà, indispensabili al buon funzionamento intestinale e permettono di variare i pasti. Per evitare carenze alimentari, inoltre, è consigliato di associare diversi complementi alimentari: sali minerali, vitamine, oligo-elementi, calcio, acidi grassi essenziali. Questa dieta è indicata in modo particolare per chi necessita di una perdita di peso importante.
La dieta proteica mitigata, presenta gli stessi vantaggi della dieta classica, ma la perdita di peso è meno rapida e l’effetto anti fame a volte meno radicale. E’ composta da tassi di glucidi e lipidi leggermente più elevati rispetto alla dieta classica, e può essere usata dopo un periodo di dieta classica, o fin dall’inizio del regime per una perdita di peso meno importante, o se si preferisce avere la possibilità di mangiare, in uno dei due pasti principali, alimenti proteici di origine animale (carne, pesce) e verdure più varie.
Il regime di transizione prevede la reintroduzione progressiva sia quantitativa che qualitativa dei glucidi e dei lipidi. E’ una fase indispensabile dopo la dieta proteica e prima dell’alimentazione normale equilibrata.
Alla base dell’equilibrio alimentare ci sono una corretta alimentazione, l’attività fisica, e uno stile di vita sano. Una volta raggiunto il peso forma, infatti, non resta che rispettare poche, ma fondamentali, regole come evitare i cibi troppo grassi e gli zuccheri semplici (croissants e dolci di pasticceria in generale), cercando di privilegiare gli zuccheri lenti (frutta, pane e pasta integrali). Le proteine non devono mai mancare, necessarie per muscoli e per il loro effetto saziante, così come le verdure, per un corretto apporto di vitamine, fibre e sali minerali. E’ importante evitare i formaggi troppo stagionati e i condimenti come il burro o la margarina. Uno sfizio una tantum è concesso, ma non deve diventare un’abitudine.
Gli integratori proteici Sdm
La dieta, e qui sorgono i miei personalissimi dubbi, non può essere seguita senza l’ausilio di appositi integratori “marchiati” Sdm, si tratta vari alimenti: vellutate di verdura, primi e secondi piatti, snack, prodotti vari da forno, dessert, ecc.
Giornata tipo Sdm in dieta classica
Colazione
1 fetta Sdm al cioccolato e un cappuccino Sdm, oppure un caffè con un succo all’albicocca Sdm
Spuntino
Milk Shake Sdm o una barretta Sdm
Pranzo
verdure del gruppo 1 a volontà, omelette al formaggio Sdm, broccoli al vapore e 2 grissini Sdm
Cena
penne alla carbonare Sdm, verdure del gruppo 1 a volontà, 1 fetta tostata Sd, e yogurt Sdm pera e stracciatella
Giornata tipo Sdm in dieta mitigata
Colazione
un caffè con un succo all’albicocca Sdm o un cappuccino Sdm e una fetta Sdm al cioccolato con marmellata Sdm
Spuntino
Milk Shake Sdm o una barretta Sdm
Pranzo
risotto pronto Sdm, verdure del gruppo 1 a volontà, 1 fetta tostata Sdm e un budino Sdm
Cena
2 grissini Sdm, verdure alla griglia gruppo 1+2, fetta di bresaola o pesce alla griglia o gamberetti.
Via|Laboratorio Sdm; Photo Credit|ThinkStock