La dieta del panino per chi pranza fuori casa

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Molti di noi sono costretti a mangiare spesso, se non addirittura tutti giorni, fuori casa: il tempo per la pausa pranzo è limitato e non facciamo in tempo a tornare a casa per prepararci da mangiare. Pranzare fuori casa è particolarmente insidioso per chi è a dieta: i pasti alla mensa o i piatti del bar o della tavola calda possono rivelarsi un’autentica miniera di calorie extra. In quest’ottica rientra la nuova dieta del panino, pensata per chi mangia spesso fuori casa o, semplicemente, ama i panini.

La dieta del panino è stata messa a punto dalla nutrizionista Samantha Biale, già ideatrice della dieta B Factor, che ha studiato un’alimentazione specifica per chi, durante la settimana non riesce né a pranzare né a portarsi il cibo da casa e, che quindi, è costretto a mangiare al bar.

Con la dieta ideata dalla Biale non solo non si ingrassa, ma addirittura si dimagrisce di un chilo alla settimana assumendo 1300 calorie al giorno. Il funzionamento è molto semplice: dal lunedì al venerdì il pranzo dovrà essere costituito da un panino, in grado di apportare proteine, carboidrati e grassi, per poi cenare in modo completo la sera. Il sabato e la domenica, ovviamente, niente panini, bensì pranzo e cena “cucinati”.

Il panino concesso a pranzo, però, non deve essere eccessivamente ricco di grassi: sono ammessi, ad esempio, quelli imbottiti con carne magra, come roast beef, arrosto di tacchino, prosciutto crudo o tonno, insieme a verdure grigliate. A completare il pranzo, un frutto oppure una macedonia. A cena, come del resto il sabato e la domenica, si può mangiare normalmente.

Ecco un esempio di menù della dieta del panino:

Colazione: 200 ml di caffelatte e 50 g di torta margherita
Pranzo: panino imbottito con arrosto di tacchino e verdure, 1 spremuta di arancia grande
Cena: un piatto di minestrone con farro e verdure, frittata preparata con due  uova e 150 g di zucchine e con un filo di olio, un frutto a piacere.

[Fonte]

 

Photo Credit | Thinkstock

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