Quando la dieta non funziona, cosa fare?

Quando si intraprende una dieta dimagrante, l’ombra del fallimento è sempre in agguato. In molti casi, infatti, chi si sottopone ad un regime alimentare ipocalorico, riprende il peso perduto nell’arco di 6 mesi.

Quasi per tutti, il cibo rappresenta un aspetto piacevole della vita, nel momento in cui ci si mette a dieta, però, non si più liberi di mangiare più o meno qualunque cosa e questo comporta un grande sacrificio. Le privazioni, in generale, non rendono felici e trasformano il cibo in qualcosa di desiderabile molto più di prima. Così, più se ne avverte la mancanza e più si è infelici.

Questo processo, chiaramente, scatena una reazione a catena, che porta a desiderare sempre più intensamente il cibo, fino a quando ogni resistenza cade e si cede alla cosiddetta “tentazione”. Ecco, perché per seguire una dieta fino al raggiungimento del risultato sperato, serve una grande forza di volontà, ma di certo non è impossibile, soprattutto se si entra nell’ottica che la dieta non è una privazione, ma un nuovo stile alimentare più salutare, che aiuta a stare in forma senza dire NO ad alcun alimento.

Le diete che funzionano, infatti, si fondano sul cambiamento delle abitudini alimentari, che tuttavia resta una strada irta di ostacoli. Per perdere peso, l’unica soluzione è introdurre meno calorie di quante se ne consumano. Un metodo per dimagrire che funzioni, deve essere prima di tutto semplice da seguire e non deve far provare una fame eccessiva. Le diete particolarmente restrittive sono difficili da seguire dal punto di vista psicologico, così come quelle che eliminano alcuni cibi o intere categorie di cibi, con le quali si ottiene un discreto successo, ma ci si priva di un piacere della vita.

La cosa più opportuna, allora, è imparare a mangiare tutto, compatibilmente con una dieta ipocalorica. Bandire la pasta, ad esempio, è più semplice, ma la qualità della vita e della tavola peggiora, soprattutto se si ama mangiare la pasta. Questo tipo di comportamento, chiaramente, comporta più tempo e fatica, ma alla lunga premia.

Condividi l'articolo: