Tutti pazzi per la pasta! Difficile trovare un italiano che non adori i carboidrati e che non mangi almeno una volta al giorno un primo a base di spaghetti, maccheroni o farfalle. Federico Francesco Ferrero, medico nutrizionista e MasterChef d’Italia 2014, ha però svelato due interessanti notizie a proposito della Dieta Mediterranea che ci hanno lasciato abbastanza perplessi.
Una revisione di tutti gli studi compiuti negli Anni 60 da Ancel Keys ha confermato che il regime alimentare seguito nel primo dopoguerra a Nicotera, in Calabria, e nei villaggi accanto a Iraklio, sull’isola di Creta, si è dimostrato essere quello connesso a una maggiore sopravvivenza media. La seconda, è che purtroppo pizza e spaghetti non ne facevano parte. Insomma, i carboidrati, come li intendiamo noi, non facevano parte della Dieta Mediterranea.
I cereali venivano assunti soprattutto sotto forma di pane, per la maggior parte integrale, che serviva ad accompagnare verdura, legumi e formaggio di capra, con buona pace di tutti quelli che fantasiosamente sostengono che i latticini sarebbero tossici dopo l’età adulta.
Ha dichiarato Ferrero, che invece ha sottolineato la presenza in abbondanza di olio d’oliva, così come il vino, anche se di pessima qualità. Il pesce era raro e la carne roba da ricchi. Il pomodoro si mangiava in insalata o si preparava del sugo, da abbinare a pane raffermo e a qualche uovo. Ovviamente all’epoca non si faceva ginnastica, ma si mangiava poco e si lavoravo tantissimo. La magrezza quindi era dettata da questo stile di vita: il benessere ha portato sicuramente un aumento di peso e probabilmente qualche problema di salute in più.