La bellezza del nostro corpo passa dal piatto e lo sanno bene le case cosmetiche che per arricchire i prodotti cercano sempre di estrarre da frutta e verdura antiossidanti miracolosi. Nutrire la pelle e curarsi non è solo una manifestazione di ambizione, ma una necessità. È necessario, però, iniziare a capire che non conta investire soldi in creme costosissime se poi non si segue una dieta corretta.
Per proteggere la cute dall’invecchiamento e dai danni del sole, è necessario favorire il consumo della verdura a foglia verde, degli asparagi, del sedano, delle cipolle, dei porri e dell’aglio. Questi alimenti sono ricchissimi di vitamine e polifenoli che hanno effetto protettivo. È bene, in previsione dell’estate, iniziare a cambiare un pochino la propria dieta quotidiana per stimolare l’abbronzatura. Per esempio, se desiderate avere un colorito dorato, è meglio sforzarsi e mangiare i prodotti dalle tonalità gialle e arancio, come le carote, il melone, gli agrumi o la zucca.
Lo hanno dimostrato con un nuovo studio i ricercatori dell’ Università di St .Andrews in Scozia. Monitorando il consumo della verdura di 35 studenti, gli esperti hanno notato come il colorito della pelle fosse differente in base al tipo di vegetale mangiato regolarmente: questo fenomeno dipende dalla concentrazione di alfa carotene, beta carotene e di licopene che, tra le tante cose, sono anche fotoprotettivi. Attenzione però non si può pensare che certi risultati positivi siano legati solo a un tipo verdura (o di molecola). È necessario infatti iniziare a considerare l’alimentazione come il risultato dell’unione di diversi consumi benefici.
Non ci sono solo le verdure. Spesso vengono mangiate, cotte o crude, con l’aggiunta di olio d’oliva, il Re della Dieta Mediterranea. Che ruolo ha nella protezione della cute? Isabella Savini, docente di Scienze Dietetiche -Master in Nutrizione e Cosmesi all’ Università di Roma Tor Vergata, ha commentato:
Quanto all’olio d’oliva, il suo possibile effetto protettivo è da ricondurre, oltre che alla presenza di vitamina E alla ricchezza in grassi monoinsaturi, più stabili alle ossidazioni dovute (anche) dall’esposizione alla luce solare. Inoltre, il suo uso come condimento, favorisce l’ assorbimento di vitamine liposolubili come la E, la K oltre ai carotenoidi.
[Fonte: Corriere]
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