Per restare giovani a lungo non basta andare dal chirurgo plastico o dall’estetista, bisogna sedersi a tavola con la consapevolezza che la prevenzione inizia proprio da quello che abbiamo nel piatto. A sorpresa, negli ultimi anni, si sono dimostrati molto più attenti alle regole nutrizionali contro l’invecchiamento cellulare, gli uomini. Questo è quanto sostiene un’indagine dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano.
Gli uomini, infatti, introducono più antiossidanti delle signore. Per la precisione hanno un apporto superiore di acido ascorbico, carotenoidi, licopene, retinolo, tocoferolo e zinco, rispetto alle coetanee. Purtroppo, nonostante gli sforzi, quasi il 33% del sesso forte risulta comunque ”scoperto” rispetto agli apporti di antiossidanti raccomandati.
Per capirci: l’invecchiamento cutaneo, quindi la parte che salta più all’occhio esteticamente, è solo uno dei segnali che il nostro corpo si sta ossidando a causa dei radicali liberi, molecole prodotte naturalmente dal corpo umano, che sono a loro volta causa di molte patologie. L’organismo di una persona sana è attrezzato per fare fronte allo stress ossidativo difendendosi con un proprio sistema chiamato sistema antiossidante, composto da vitamina E, la vitamina C, i carotenoidi, i polifenoli, le antocianine, e altre ancora. Queste sostanze bloccano l’azione dei radicali liberi.
Michela Barichella, responsabile della Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica ICP di Milano e presidente dell’Associazione italiana di Dietetica (ADI) Lombardia, ha dichiarato:
Avere un’alimentazione equilibrata e ricca di antiossidanti aiuta a combattere l’invecchiamento precoce delle cellule, non solo quelle cutanee, che possono creare dei problemi estetici, ma anche quelle nervose, responsabili di vere e proprie patologie, anche importanti, come le malattie neurodegenerative.
Che cosa bisogna mangiare quindi? Ovviamente prodotti ricchi di antiossidanti come la frutta e la verdura, i cereali integrali, evitare di seguire una dieta troppo ricca di grassi animali o di ferro. Favorire il consumo di pesce, oli vegetali, frutta secca e dire no, con convizione, agli alimenti ricchi di lipidi ed in particolare di acidi grassi polisaturi.