La dieta contro Alzheimer e malattie degenerative

Secondo una ricerca condotta da un team di studiosi dell’Università Autonoma di Barcellona, una dieta ricca di polifenoli e di acidi grassi polinsaturi sarebbe in grado di rimettere in moto le cellule staminali cerebrali, e quindi la moltiplicazione dei neuroni, con conseguenze molto interessanti sui danni dell’invecchiamento e di patologie neurodegenerative come il Morbo di Alzheimer. Lo studio, pubblicato dal Journal of Alzheimer’s Disease, è stato però condotto su un campione di topolini da laboratorio e non è ancora detto che i medesimi risultati possano essere ottenuti sull’uomo.

Ad ogni modo, i topolini sono stati suddivisi in due gruppi: uno veniva nutrito con una dieta comune, per quanto sana, l’altro ha invece ricevuto in aggiunta una dose giornaliera di una crema (brevettata da un’azienda iberica, la Morella nuts) a base di frutta e noci disidratate, cocco, oli vegetali e farine di fibre che avrebbe già mostrato di avere effetti benefici su colesterolo e ipertensione. Proprio in quest’ultimo gruppo i ricercatori hanno osservato un aumento del numero di cellule staminali presenti in due zone precise del cervello (bulbo olfattorio e ippocampo) a fronte della crescita di cellule nuove e differenziate e del rafforzamento di reti neurali danneggiate dall’età avanzata.

In altre parole, lo studio conferma quanto per certi versi si sapeva già: una dieta ricca di antiossidanti (quali appunto i polifenoli) e acidi grassi polisanturi giova alla salute. Certo in questo caso l’obiettivo dei ricercatori era quello di dimostrare gli effetti benefici sul cervello di una crema spalmabile, ma questo non significa affatto che tutti noi dobbiamo correre a comprarla; tutti sappiamo ormai molto bene che di polifenoli e acidi grassi polinsaturi sono  ricchi anche comunissimi alimenti quali frutta e verdura, frutta secca, vino rosso, tè, olio di oliva, pesce e soia. Basta portarli in tavola forse per condurre la propria innocua sperimentazione casalinga.

A voi la scelta!

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